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domenica 22 dicembre 2024 | ore 09:00

San Giorgio nel Roccolo?

Il sindaco Walter Cecchin, per sapere se sia il caso di dare avvio alle procedure, sulla sua pagina social ha indetto una sorta di referendum popolare.
San Giorgio su Legnano - Il sindaco Walter Cecchin (Foto internet)

Il desiderio gli balena nella mente da tempo. Ma, per cercare di dargli attuazione, vuole prima misurare la temperatura del gradimento dei cittadini rispetto all'idea. E così il sindaco di San Giorgio, Walter Cecchin, per sapere se sia il caso di dare avvio alle procedure per favorire l'inglobamento di alcune zone agricole di San Giorgio nel Parco del Roccolo, sulla sua pagina social indice una sorta di referendum popolare: "Cari cittadini - scrive - a voi piacerebbe che anche San Giorgio entrasse nel contesto del Parco del Roccolo? Esprimete la vostra opinione". Che ai grandi abbracci con altri Comuni su realtà di spessore San Giorgio sia abituata non vi è dubbio. Basti pensare all'aggregazione con la vicina Canegrate, per fare un esempio tra molti, in tema di Polizia Locale con la nascita di un unico comando alcuni mesi fa. E, visto che i vicini di casa canegratesi, il cui sindaco Roberto Colombo del parco del Roccolo è peraltro presidente, figurano già da tempo nel polmone verde, anche i sangiorgesi potrebbero compiere un ulteriore passo per allargarne le dimensioni e la contiguità territoriale. Ma, ha pensato Cecchin, il Parco è dei cittadini e quindi a loro è giusto spetti la parola conclusiva. "Da alcuni mesi - spiega - l'Amministrazione comunale sta valutando la possibilità che i terreni con destinazione agricola inseriti nel Pgt del nostro comune entrino a fare parte del Plis parco del Roccolo". Il progetto non nascerà , avverte il sindaco sangiorgese, dall'oggi al domani, anche perché comporta l'adozione di determinati passaggi burocratici, non ultimo l'introduzione di una variante al Piano di governo del territorio. Cecchin avrebbe gradito sentire direttamente la voce dei cittadini in un'assemblea pubblica e solo il mettersi di traverso del Covid ha impedito che questo avvenisse. Ma vi è pur sempre il web nel quale il Covid non si può insinuare e allora è in quella sede virtuale che Cecchin conta di promuovere il dibattito. Il sasso è stato gettato, resta ora da vedere quali cerchi formerà.

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