Milano / Malpensa
Il ruolo dell’infermiere
Sono le prime e più importanti figure professionali a contatto con il paziente: stiamo parlando degli infermieri. O meglio, di tutte e 22 i profili professionali che fanno riferimento al ‘Sitra’ (Servizio Infermieristico, Tecnico e della Riabilitazione Aziendale). In Azienda dal 1981, ma dirigente del ‘servizio infermieristico’ dal 2002 è il dottor Marino Dell’Acqua: “Sono tra i più ‘storici’ quasi a livello nazionale - ci commenta - e in questi anni, ma soprattutto nei primi anni 2000, ho davvero assistito al cambio di percezione del ruolo, con passaggio dal mansionario (cosa fare e cosa non fare in modo dettagliato), a figure professionali”. Una crescita di competenza che porta anche ad altissime specializzazioni, come per le lesioni cutanee e le cure intensive nella cronicità. Punto questo molto importante nell’attuazione della recente Riforma Sanitaria. “E’ ormai da tempo che si cerca di creare un continuum di cure ma anche amministrativo - commenta il dottor Dell’Acqua - perchè in casi di cure lunghe, sia i pazienti sia le loro famiglie trovano maggior giovamento nella cura domiciliare piuttosto che ospedalizzata. Ne è un esempio virtuoso il lavoro fatto dal reparto di cure palliative di Cuggiono. La divisione tra paziente ‘acuto’ e cura nel territorio è il futuro per dare la migliore risposta al paziente”. Ma torniamo al ‘ruolo’ dell’infermiere: “Tra i capi saldi dell’assistenza vi è sicuramente la relazione con l’ammalato - commenta Marino Dell’Acqua - la propria capacità ricettiva e di comunicazione della singola persona conta tantissimo. In fondo, la gradibilità dell’assistenza dipende tantissimo dalla capacità relazionale ed il comparto infermieristico è quello che dedica più tempo alle persone”. La nuova ASST Ovest Milanese su 4.300 dipendenti conta circa 1.700 operatori infermieristici e anche il ‘ritorno’ della sede del corso di laurea da Legnano a Magenta è stato molto positivo: “La nostra ‘scuola’ ha sempre offerto personalità di altissimo profilo, alcune hanno anche fatto la ‘storia’ dell’infermieristica - prosegue - l’Ospedale è quasi un ‘magnete’ e ogni anno circa 100 ragazzi e ragazze di iscrivono ai corsi che fanno riferimento alla Statale. Le persone del territorio, seppur la legge impone concorsi e gare nazionali, credo meritino maggiore attenzione, perchè conoscono i contesti e spesso già le persone. Il ‘nostro’ personale è un valore aggiunto e la ‘giornata dell’infermiere’ (giunta alla 5^ edizione) è proprio pensata per avvicinare i professionisti al territorio”.
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