Milano / Malpensa
Gruppo CAP carbon neutral
- 03/03/2023 - 14:16
- Attualità
- Energia & Ambiente
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Quasi 100 mila tonnellate di anidride carbonica compensate, 2 progetti a sostegno di infrastrutture sostenibili in Madagascar e India, uno dei Paesi dove i problemi delle emissioni e della transizione green sono particolarmente delicati, e un progetto che contribuisce al contenimento delle emissioni cinesi sostenendo la costruzione di una centrale idroelettrica nel Sichuan. A ciò si aggiunge l’adesione al percorso di Science Based Target Initiative (SBTi), iniziativa nata come guida internazionale per favorire le azioni di contrasto ai cambiamenti climatici. Gruppo CAP prosegue nel cammino verso la sostenibilità ambientale e conferma la certificazione ISO 14064 estesa quest’anno allo scopo3 e per il terzo anno consecutivo è carbon neutral, grazie all’acquisto di crediti di carbonio finalizzati allo sviluppo di ambiziosi progetti infrastrutturali nel segno della decarbonizzazione. E grazie all’ adesione all’SBTi, CAP si impegna a definire una strategia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra su un orizzonte temporale di 10 anni, rendendo i propri obiettivi di riduzione pubblici e trasparenti. Sono infatti 93.479 le tonnellate di CO2eq, pari al 100% delle emissioni prodotte dalla water utility, compensate grazie all’acquisto di crediti di carbonio che servono a sostenere due progetti già avviati nel corso del 2021, in India appunto e in Madagascar, e un nuovo progetto per la costruzione di una centrale idroelettrica nella regione cinese dello Sichuan. Si tratta di importanti iniziative che contribuiscono attivamente al raggiungimento dei Sustainable Developments Goals indicati dall’ONU in due dei Paesi dove la domanda di energia in crescita esponenziale si accompagna a una attenzione relativa rispetto alla sostenibilità. “Recentemente la Commissione Europea ha presentato il piano di attuazione del Green Deal adottato nel 2019, lo stesso anno in cui noi abbiamo presentato il nostro Piano di Sostenibilità, commenta Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo CAP. Il Green Deal prevede di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e la riduzione del 50% dei gas serra entro il 2030. Allo stesso modo, anche noi ci siamo posti l’obiettivo di tagliare le emissioni del 40% entro il 2033 e ogni anno lavoriamo per superare questo obiettivo. La nostra nuova sede è a zero emissioni, come del resto il nostro più impianto più all’avanguardia, la BioPiattaforma. Da operatori di un settore particolarmente energivoro, siamo sempre più un’azienda prosumer, capace non solo di tagliare le emissioni ma anche di contribuire in modo sostenibile al fabbisogno energetico della comunità”. Proprio come stabilito nel suo Piano di Sostenibilità, Gruppo CAP prosegue sulla strada intrapresa verso la riduzione della propria carbon footprint con una strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici efficace e a lungo termine, riducendo le proprie emissioni e compensando la totalità delle emissioni residue grazie a investimenti in progetti che garantiscono benefici sociali, economici e ambientali su scala globale. Per perseguire questi obiettivi, Gruppo CAP si è avvalsa del supporto di Carbonsink, società di consulenza specializzata nell’identificare strategie e modelli di business che rispondano in modo efficace alle nuove sfide legate al cambiamento climatico e AzzeroCO2., società di consulenza per la sostenibilità e l’energia, fondata da Legambiente e Kyoto Club che offre soluzioni personalizzate ad enti pubblici, aziende e privati per ridurre il proprio impatto ambientale sul territorio. Con l’acquisto di crediti di carbonio certificati, volti a compensare le emissioni di gas effetto serra (GHG) secondo standard internazionalmente riconosciuti, sono stati finanziati tre progetti: Metro Delhi, India, il primo progetto al mondo per la realizzazione di un sistema di mobilità su treni e metropolitane registrato sotto il Clean Development Mechanism, il “meccanismo di sviluppo pulito” previsto dal protocollo di Kyoto; Water Is Life – Phase II, Madagascar per la realizzazione e messa in sicurezza di una rete di pozzi per l’acqua potabile in Madagascar; Sichuan Hydropower Station, per produrre energia idroelettrica in Cina.
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