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lunedì 23 dicembre 2024 | ore 06:37

L'ultima campanella: "Bravi ragazzi"

La scuola è finita. Un anno che, inevitabilmente, a causa dell'emergenza Covid-19 non è stato come tutti gli altri. "Gli studenti hanno dimostrato, però, un grande senso di responsabilità - dice la dirigente scolastica dell'istituto comprenviso di Turbigo".
Scuole - Un'aula (Foto internet)

Il suono della campanella; l'ultima prima di salutarsi e dopo un anno che, inevitabilmente, non è stato come tutti gli altri. L'emergenza Covid-19, la didattica a distanza e, poi, quella in presenza e, in qualche caso, di nuovo la 'Dad'; quindi il lavoro di programmazione, le notizie che si susseguivano e l'organizzazione delle eventuali quarantene, fino all'attività di informazione e comunicazione costante con gli alunni e con le loro famiglie ed anche a ciò che sarà per il futuro. La scuola, insomma, che se da una parte è arrivata alla fine, dall'altra, però, sta già studiando e organizzando la ripresa di settembre. "Sono stati mesi faticosi - commenta Giuseppa Francone, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo 'Don Lorenzo Milani' di Turbigo - L'evolversi della situazione epidemiologica che, molto spesso, cambiava quasi di settimana in settimana (per non dire di giorno in giorno) e che ci ha portato a mettere in campo modifiche nella gestione sia per quanto ha riguardato possibili positività riscontrate tra gli studenti o il personale, sia dal punto di vista delle normali e quotidiane mansioni, infatti, ha caratterizzato l'intero anno". E, ovviamente, ha richiesto un significativo sforzo da parte di tutti. "Però, permettetemi un ringraziamento speciale e di fare i complimenti ai ragazzi - ribadisce - Fin da subito hanno dimostrato grande responsabilità, seguendo in maniera precisa e scrupolosa le indicazioni che venivano loro date. Hanno capito l'importanza che queste avrebbero avuto per la propria salute e per quella altrui. Davvero sono stati un esempio e bello, poi, è stato vedere l'entusiasmo che avevano quando era il momento di rientrare in classe, dopo il periodo di didattica a distanza". Mesi e mesi, come detto, lunghi e difficili, dove si sono trovati, in più occasioni, purtroppo, a stare lontani dai compagni e dai docenti. "Ecco, allora, che l'invito che ho voluto rivolgere loro, salutandoli prima delle vacanze estive - conclude la preside - è stato di riposarsi, divertirsi e di vivere le relazioni, ma senza abbassare la guardia e continuando a seguire le misure di sicurezza che ci vengono fornite, perché la pandemia non è passata".

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