Milano / Malpensa
La Caritas a Lipa
- 06/03/2021 - 07:22
- Sociale
Dopo oltre due mesi dall’incendio che ha devastato la tendopoli, per la prima volta i profughi di Lipa hanno potuto mangiare al caldo. Venerdì 19 febbraio è stato allestito il refettorio da campo, realizzato grazie ai fondi raccolti da Caritas Ambrosiana, e dallo scorso fine settimana i 980 migranti che vivono nella piccola località dell’altopiano bosniaco possono pranzare e cenare nella tensostruttura senza più essere costretti a mettersi in coda al gelo e spesso sotto la neve. Inoltre, nel resto della giornata, il refettorio è già diventato un luogo di socializzazione. Ci si ferma per bere un tè caldo o giocare a dama, a scacchi, a backgammon. E anche chi è rimasto fuori dalle tende montate dall’esercito e vive ancora nelle baracche di fortuna che è riuscito a costruirsi da solo, viene qui a passare alcune ore in un ambiente riscaldato e per godere di quei comfort minimi eppure ancor impossibili per molti come ad esempio togliersi le scarpe sempre fradice. “Siamo molto contenti. Finalmente i profughi possono iniziare ad intravvedere una luce in fondo a quel tunnel in cui sono finiti il 23 dicembre, quando le fiamme hanno distrutto il primo insediamento autorizzato dal governo, un luogo che per altro non sarebbe stato adatto per l’inverno tanto che l’Organizzazione internazionale per le migrazioni lo aveva abbandonato per protesta - spiega Sergio Malacrida, responsabile dei progetti nell’Est Europa per Caritas Ambrosiana - Ora può iniziare un nuovo capitolo”. Per sostenere l’economia locale ed evitare procedure doganali complesse e spese di trasporto e sdoganamento costose, Caritas non raccoglie o spedisce gli aiuti umanitari dall’Italia ma li acquista in loco. IBAN: IT82Q0503401647000000064700 presso il Banco BPM intestato a Caritas Ambrosiana Onlus. Causale: Emergenza profughi nei Balcani
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Invia nuovo commento