Milano / Malpensa
"Comunità Energetica"
- 21/01/2021 - 11:04
- Busto Garolfo
- Casorezzo
- Inveruno
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Diamo ossigeno all’ambiente e all’economia! Avviare la Comunità Energetica per dare vantaggi ambientali ed economici al territorio: cittadini e imprese protagonisti con la Pubblica Amministrazione. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale “Incentivi” del Ministero dello Sviluppo Economico in attuazione dell’articolo 42-bis del decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162 (convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8), completa finalmente la disciplina che rende una realtà la creazione delle Comunità Energetiche. Inoltre l’articolo 119 del D.L. 19 maggio 2020 n. 34 - convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 (c. d. Decreto Rilancio), stabilisce che, in caso di riqualificazione complessa che includa anche “interventi trainanti” (interventi sugli impianti o sull’involucro), è possibile accedere alle detrazioni fiscali del 110% (c.d. Superbonus) anche per la realizzazione di impianti fotovoltaici (e/o di sistemi di accumulo) nel contesto di autoconsumo collettivo e di Comunità energetiche e ne definisce le modalità di accesso. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo da sempre come priorità politica la salvaguardia dell’ambiente che rappresenta la prima stella del nostro simbolo e a tale proposito stiamo promuovendo una mozione rivolta ai rappresentanti eletti nelle istituzioni locali, affinché si impegnino per incoraggiare e poi costituire, sui propri territori di competenza, le Comunità Energetiche. Infatti, sulla base del quadro normativo sopra richiamato, privati cittadini, realtà produttive ed enti pubblici possono ora costituire una Comunità Energetica ed usufruire dei vantaggi ad essa connessi. Pertanto, premesso che: l’evoluzione della tecnologia apre la strada a modelli innovativi di gestione dell’energia. In parallelo si assiste anche all’evoluzione del quadro normativo europeo, che punta alla centralità del cittadino consumatore/produttore (prosumer), al quale deve essere garantito un accesso più equo e sostenibile al mercato dell’energia elettrica; al centro di tale evoluzione si collocano le “Comunità Energetiche” che sono un modello di Economia Collaborativa, cioè un modello economico basato sulla condivisione di beni e servizi che è una delle strategie alla base dell’economia circolare, un’economia a favore dell’ambiente, che permette di superare l’attuale sistema che produce sprechi e rifiuti; il vocabolo Comunità sta a significare la condivisione di obiettivi ed ideali e il vocabolo Energetiche non solo le fonti di energia rinnovabile, ma anche l’energia attiva che i cittadini, imprese e pubblica amministrazione mettono per questo progetto del vivere sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico; le Comunità Energetiche hanno quindi l’obiettivo di permettere ai cittadini di creare forme innovative di aggregazione e di governance nel campo dell’energia per creare vantaggi per i singoli e la comunità sia economici sia di qualità della vita- e di erogare servizi sul territorio; più precisamente la Comunità energetica è l’associazione tra produttori e consumatori di energia, finalizzata a soddisfare il proprio fabbisogno energetico attraverso l’auto-produzione, realizzata mediante l’utilizzo (autoconsumo) di fonti rinnovabili; le Comunità Energetiche promuovono, come detto l’autoconsumo, cioè consumare l’energia elettrica prodotta 'presso' la propria abitazione, lo stabilimento produttivo ecc., per poter far fronte ai propri fabbisogni energetici e portano una serie di vantaggi economici ed ambientali. Un cittadino, un condominio, una Pubblica Amministrazione o un’impresa che scelga di auto consumare l’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico accede ad una serie di vantaggi economici ed ambientali: risparmio in bolletta: tra i benefici diretti riconosciuti ai membri che aderiscono alle Comunità energetiche c’è la riduzione dei costi della bolletta elettrica, un benefit che può contribuire in maniera efficace ad affrontare anche il problema della povertà energetica tra i cittadini, condizione che vede l’Italia collocarsi alla 19° posizione tra i 28 paesi membri dell’Unione europea, e nella quale vivono, secondo un’indagine realizzata dallo Spi-Cgil e dalla Fondazione Di Vittorio, oltre nove milioni di italiani, ossia più del 15% del totale, con un impatto particolarmente rilevante per la popolazione anziana. Più energia si auto-consuma e più si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta (quota energia, oneri di rete e relative imposte quali accise e IVA); valorizzazione dell’energia prodotta: produrre energia con un impianto fotovoltaico può rappresentare una fonte di guadagno grazie ai meccanismi incentivanti; agevolazioni fiscali quali detrazioni, superbonus, super-ammortamento; riduzione degli impatti ambientali: poiché l’energia viene prodotta da fotovoltaico, si evitano le emissioni di CO₂ o di altri gas clima alteranti; le Comunità Energetiche sono un importante ed utile strumento per il Territorio per contribuire sia ad innescare un circolo virtuoso di vantaggi e benefici ambientali, sociali ed economici diretti, che ad una crescita sostenibile, abbattendo le emissioni inquinanti e riducendone le conseguenze ambientali e sanitarie. Sulla base di quanto fin qui premesso il ruolo del Comune, meglio dell’Amministrazione Comunale, è centrale, come soggetto che facilita la comunicazione ed il coinvolgimento dei cittadini ed imprese grazie alla vicinanza fra elettori ed eletti. Per tutto quanto sopra esposto ed argomentato gli attivisti del MoVimento 5 Stelle di Busto Garolfo, Casorezzo ed Inveruno, chiedono alle Amministrazioni dei rispettivi Comuni di farsi promotrici in maniera proattiva nella costituzione ed attuazione della Comunità Energetica nei territori di competenza.
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