Milano / Malpensa
Delpini a Furato e Inveruno
Sarà un'importante occasione di festa per tutta la comunità inverunese. Domenica 3 novembre l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini sarà in visita a Furato e Inveruno. "La nostra Comunità Pastorale si prepara a vivere un momento di grazia: la visita dell’Arcivescovo che domenica 3 novembre sarà tra noi - commenta il parroco don Marco Zappa - Alle ore 10 saluterà i fedeli della Parrocchia di Inveruno radunati per la S. Messa. Alle ore 10.30 celebrerà l’Eucaristia nella Parrocchia di Furato in occasione dei 50 anni di vita della Parrocchia". La particolare occasione è il 50^ di dedicazione della Parrocchia di Furato a Santa Maria Nascente e 50^ di creazione della medesima comunità parrocchiale.
"Tutto il popolo di Dio è invitato a radunarsi in Chiesa entro le ore 9.45 in modo da prendere posto e prepararsi ad accogliere l’Arcivescovo - spiega il parroco nel foglio parrocchiale - L’Arcivescovo giungerà alle ore 10 sul sagrato della Chiesa Parrocchiale di S. Martino dove sarà accolto dal Parroco e dai chierichetti. All’ingresso aspergerà l’assemblea con l’acqua benedetta e, percorrendo la navata centrale, raggiungerà l’altare.
Dopo il segno di croce e il saluto liturgico, il Parroco rivolgerà un indirizzo di benvenuto a cui seguirà la parola dell’Arcivescovo. Al termine la preghiera del Padre nostro e la Benedizione. Accompagnato dai chierichetti, uscirà poi dalla Chiesa dalla navata centrale e proseguirà per Furato dove celebrerà l’Eucaristia alle ore 10.30.
Con il canto inizierà poi la S. Messa. Ricordiamo che per l’occasione è sospesa la S. Messa delle ore 11.15".
Si stanno ora pensando modalità di incontro e festa anche con i ragazzi ed i giovani delle due comunità. In un certo senso, idealmente, questa importante visita aprirà la lunga settimana che porterà agli eventi di San Martino.
"Mediante la predicazione del Vangelo, il vescovo chiama gli uomini alla fede nella forza dello Spirito o li conferma in una fede viva, e propone ad essi il mistero di Cristo nella sua integrità. Mediante i sacramenti, la cui regolare e fruttuosa celebrazione viene ordinata sotto la sua autorità, il vescovo santifica i fedeli. Dunque il vescovo deve essere considerato come il grande sacerdote del suo gregge, dal quale deriva e dipende in un certo modo la vita dei suoi fedeli in Cristo - spiega - La funzione del vescovo come maestro, santificatore e pastore della sua Chiesa, risplende soprattutto nella celebrazione della sacra liturgia da lui compiuta con il popolo.
Le celebrazioni presiedute dal vescovo manifestano il mistero della Chiesa a cui è presente Cristo; perciò non sono un semplice apparato di cerimonie.
Il vescovo, nell’adempiere il dovere di visitare le parrocchie e le comunità della sua diocesi, si faccia chiaramente conoscere dai propri fedeli come annunciatore del vangelo, dottore, pastore e grande sacerdote del proprio gregge".
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