Milano / Malpensa
Don Claudio saluta Inveruno
Sono giorni di profondi cambiamenti per la comunità reliosa di Inveruno: il parroco don Erminio Burbello e il coadiutore don Claudio Silvetti lasciano il paese. Pronti a subentare sono il nuovo parroco don Marco Zappa, già impegnato in questi giorni con alcune riunioni con i volontari e aiutanti parrocchiali, e don Lamberto Leva (ex parroco di Bienate). Ma proprio prima di salutare i propri concittadini, lo abbiamo incontrato per un'intervista di congedo, per rivivere insieme questi anni tra Inveruno e Furato.
Don Claudio Silvetti, nativo della parrocchia di Canonica D'Adda (Treviglio), è arrivato da novello sacerdote ad Inveruno nel 2005, rimanendo tantissimo considerando la normale permanenza dei coadiutori. "Appena giunto - ci racconta - ho percepito subito quanto gli inverunesi fossero gioviali, con un sano umorismo e una grande capacità di accoglienza".
Una comunità che è molto cambiata in questi anni "ma così come nel resto della Diocesi, la partecipazione religiosa risente molto della complessità della vita moderna. Tra i momenti, a livello comunitario, più belli sono sicuramente quelli che si vivono tra Santa Teresa e San Martino. San Martino per il numero delle iniziative, mentre Santa Teresa per il sentimento di partecipazione della gente".
Un rapporto molto sincero con tutti, che lo hanno fatto apprezzare anche a livello locale, divenendo responsabile della Pastorale Giovanile del Decanato di Castano Primo. "Con il tempo ho imparato a conoscere bene la mia comunità - ci racconta tra aneddoti e ricordi - con il rapporto coltivato con i ragazzi anche nelle mie ore di insegnamento a scuola e nei pomeriggi in oratorio. Ora - spiega - la vera sfida è imparare a fidarsi dei laici e renderli corresponsabili davvero. Occorre coinvolgerli con responsabilità, trovando figure di riferimento condivise che possano proseguire il percorso fatto". Anche ad Inveruno, come in altre parrocchie locali, sarà molto difficile il ritorno in futuro di un coadiutore, ecco così che si lavora 'in loco' per il futuro. "Ho individuato tre macro responsabili che possano dare indicazioni e aiutare il nuovo parroco - spiega - proprio in questi giorni abbiamo anche incontrato tutti i volontari e aiutanti per spiegare il passaggio e i riferimenti da mantenere".
In questi anni don Claudio ha molto collaborato anche all'integrazione e all'aiuto del prossimo: nella sua abitazione ha ospitato due rifugiati, uno dei quali ancora ad Inveruno in una struttura parrochiale.
E ora una nuova sfida. Mentre don Erminio Burbello andrà a Civate (Lecco) come prete residente, don Claudio proseguirà a seguire l'oratorio a Settimo Milanese nella Parrocchia di San Giovanni.
"Il mio grazie va a tutti coloro che mi hanno aiutato, sostenuto e accolto nella propria abitazione - ci dice - ai miei colleghi docenti e a tutte le persone che si spendono per la comunità".
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