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domenica 24 novembre 2024 | ore 18:41

Il calcio deve saper insegnare

Troppo spesso, oggi, nello sport ci dimentichiamo dei veri valori
Sport - Il calcio deve insegnare

Si dice spesso che il calcio, dopo una certa età, perda di vista il suo vero obiettivo, portando i nostri giovani calciatori solamente a pensare a se stessi e non riuscendo più a trasmettere quei valori che sono e devono fare parte dello sport, qualunque esso sia. In merito a quanto detto, abbiamo voluto chiedere una testimonianza ad un ragazzo che ha allenato per due anni nella Scuola Calcio della Castanese, Claudio, e che ci ha raccontato la sua esperienza: “Ho iniziato nel 2006, dopo avere smesso di giocare per impegni lavorativi. Avendo passato così tanto tempo sui campi, non riuscivo a staccarmi da questo mondo e, quindi, quando un amico mi ha proposto di allenare i ragazzi del ’99 e del 2000, senza pensarci neanche un minuto ho accettato subito”. Il primo anno Claudio ha aiutato durante gli allenamenti, insegnando soprattutto la tecnica di base, che nella Scuola Calcio è fondamentale, successivamente ha gestito direttamente una delle due squadre in base alle varie esigenze. “La prima cosa che si insegna – afferma – è l’idea di essere una squadra, poi viene tutto il resto. Ovviamente capitano dei litigi, specialmente quando sono piccoli, quindi diventa importante anche educare i bambini al rispetto verso i propri compagni e nei confronti degli avversari. Ad esempio, una delle regole è che quando si fa un fallo bisogna sempre chiedere scusa”. Viste molte realtà di oggi, secondo te il calcio può ancora essere un momento di educazione, pur tra tanti problemi? “La Scuola Calcio è, dopotutto, un momento di educazione, poichè insegna a stare insieme agli altri. C’è da dire che per l’allenatore non è sempre facile, visti i molti impegni dei nostri piccoli, quindi loro si devono prima di tutto svagare oltre che imparare a giocare a calcio. E questo può avvenire solo laddove è più importante divertirsi che vincere. Certo, si cerca anche di vincere perché a nessuno piace perdere, tantomeno ai bambini che ci mettono sempre l’anima, ma se alla fine riescono a divertirsi, allora si è raggiunto il traguardo che ci si era prefissati. Concludendo... “E’ certamente un’esperienza che consiglio a tutti perché, pur tra tanti sacrifici, è una grande soddisfazione vedere i bimbi crescere e migliorare lungo tutto l’anno. Oltretutto si riescono a creare anche ottimi rapporti anche con i loro genitori. È sicuramente un’esperienza, un qualcosa che rifarei fin da subito”.

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