Milano / Malpensa
Non riesce l'ultima impresa
- 06/06/2011 - 23:56
- Sport locale
Non è riuscita l'ultima impresa all'Mc Carnaghi Villa Cortese. Davanti ad un pubblico record di 7630 spettatori, che ha riempito in ogni ordine di posti il Forum di Assago, il Villa ha dovuto cedere con il punteggio di 1-3 (25-19, 22-25, 24-26, 20-25) alla Foppapedretti Norda Bergamo, che si laurea così campione d'Italia per l'ottava volta. La delusione è enorme in casa cortesina, ma bisogna dire che nella serie è stata Bergamo a giocare una pallavolo nel complesso migliore, con pochi alti e bassi rispetto a quella messa in campo da Villa Cortese.
Decisive nell'ultima partita sono state Serena Ortolani, trascinante con i suoi 23 punti, e le due centrali Arrighetti e Nucu, autrici di 26 punti complessivi con dieci muri. Proprio le due giocatrici si sono dimostrate la vera spina nel fianco della difesa di Villa Cortese, perchè le loro fast per larghi tratti hanno fatto malissimo e cambiato la disposizione a muro delle cortesine, spesso costrette a lasciare più spazio sulle bande. Inoltre le due cannoniere principali, Aguero e Hodge, non hanno trovato mai grandissimo ritmo, finendo rispettivamente con 14 e 16 punti, con un pessimo 30% d'attacco e murate per nove volte. La top scorer per Abbondanza è stata Aurea Cruz (19 punti) ma per lei pesano i tanti errori decisivi, tra cui quello che regala a Bergamo il determinante terzo set.
Il primo set, però, ha raccontato una partita che non si è più vista: sulla falsariga della splendida gara-4, il Villa parte fortissimo e scava subito un parziale di sei punti (13-7) che manterrà sostanzialmente fino alla fine del set. Sono sopratutto l'efficacia al servizio e la difesa acrobatica guidata da Cardullo a mantenere in vita il Villa, che gioca una pallavolo a tratti spettacolare: finisce 25-19 ed il pubblico del Forum è in visibilio.
Ma non durerà: nel secondo parziale Bergamo torna a macinare punti grazie alle combinazioni Lo Bianco-Nucu, inarrestabili per tutta la serie. Il muro di Villa Cortese tocca molti palloni alle attaccanti di Bergamo, ma raramente trova il momento giusto per chiudere il punto, e quei palloni fondamentali sono spesso riconvertiti dalla Foppapedretti, che chiude il set 22-25 con la strepitosa Ortolani.
Il terzo set è quello che decide la sfida: si gioca punto a punto in un'atmosfera elettrizzante, ogni tentativo di parziale viene ripreso dalle avversarie ed alla fine, dopo un infinito scambio, è Bergamo a sprecare la prima palla set con un attacco fuori della fallosa Piccinini. È ancora Ortolani a guadagnare il secondo set point, e l'errore out di Cruz consegna un set determinante nelle mani della Foppa, che ha quel pizzico di cattiveria in più per portarsi in vantaggio e chiudere sul 24-26.
Il quarto set sembra andare leggermente dalla parte di Villa Cortese, che difende due punti di vantaggio fino al secondo timeout tecnico (16-14) grazie ad una grande Cruz, ma tre turni di battuta con due ace impressionanti di Ortolani ribaltano la situazione, mettendo Bergamo alla guida del set. Sul 19 pari, Bergamo cambia marcia come ad ogni finale di set: il parziale con cui chiude la partita è di 6-1, grazie alla solita incredibile Ortolani ed il punto decisivo di Piccinini, che fa esplodere la metà bergamasca del Forum di Assago.
È l'apoteosi per le bergamasche, e la disperazione per le cortesine: questo è lo sport, questa è la crudeltà di una gara-5 che non ha domani. Bergamo è stata straordinaria nel non scomporsi dopo il super primo set di Villa Cortese ed ha macinato il suo gioco, bloccando Aguero ed Hodge e ringraziando il loro super muro (15 alla fine contro gli 8 di Villa Cortese). Si chiude il sipario su una finale straordinaria per spettacolarità ed emozioni, che davanti ad un Forum gremito ha dato il meglio di sé con una gara-5 stupenda. Resta il rammarico per Villa Cortese, che per la prima volta ha avuto la possibilità di vincere lo Scudetto, ma siamo certi che la squadra di Abbondanza tornerà l'anno prossimo, con ancora più voglia di conquistare quel tricolore sfuggito per due anni consecutivi.
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