Il celebre festival celtico dell’ Insubria del Ticino è giunto quest’ anno alla sua sesta edizione. L’evento si è svolto nel Parco di Villa Ghiotti a Marcallo con Casone nelle festose e briose giornate che intercorrono tra il 24 e il 27 Aprile, per opera dell’ Associazione Culturale Terra Insubre, del lavoro e dell’ intensa attività di ricerca storica e archeologica sui popoli celtici, alpini e germanici che abitarono la nostra terra , l’ Insubria. Insubria è il nome storico della macro regione delimitata a Nord dalle Alpi, a sud dal Po, a est dall’ Adda, a occidente dalla Sesia e dal Ticino: un’ area ampia,con un’identità socio-linguistica molto forte. La manifestazione è stata caratterizzata da piacevoli stands di artigianato celtico, concerti, singolari mostre storiche, danze irlandesi unitamente a molteplici divertimenti a cui ha partecipato una moltitudine di persone unite dal senso di identità e di appartenenza ad un’ identica origine, in una dimensione collettiva che ha lo scopo di rafforzare la coesione di un gruppo. Echeggianti musiche scozzesi fluttuavano nell’aria, creando un’ insolita atmosfera nella primaverile giornata domenicale, donando allegria, vitalità ed entusiasmo a quanti si erano adunati alla festa: simpatici bambini, tra un gioco ed un altro osservavano incuriositi e divertiti gli esclusivi abiti scozzesi che indossavano i musicisti, gruppi di giovani distesi sui vasti prati della Villa sorseggiavano bibite fresche cantando piacevolmente e battendo le mani per sostenere e accentuare quel ritmo festoso creato da tamburi e zampogne ; molteplici persone animate dall’attrazione provocata dagli arnesi e utensili caratteristici dei celti Insubri si dirigevano verso i vivaci stands, il tutto in una spettacolare cornice di colori. Una manifestazione variegata, al cui fascino nessuno ha saputo resistere; ed è proprio in queste feste che è più che mai fondamentale discutere e riflettere sulle nostre più antiche origini rievocando che “Sem chi a ringrazia i noster vegg de cà … Sem chi a mostrà onore e coragg per i nòster fioeu…” (siamo qui a ringraziare i nostri vecchi di casa … siamo qui a mostrare onore e coraggio per i nostri figli … ) e, come affermò J. R. R. Tolkien, “le radici profonde non gelano”...

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