Pochi minuti dopo le 9; giusto il tempo di attivarsi e in una manciata di secondi ecco che là, al confine tra Turbigo e Robecchetto con Induno, l’acqua ricomincia a scendere. E’ di nuovo nel Naviglio, insomma, e ancora una volta (ma, in fondo, non è una novità) il Consorzio Est Ticino Villoresi ha voluto ‘giocare d’anticipo’ rispetto a quanto previsto inizialmente, reimmettendola appunto in uno dei principali canali (nonché realtà simbolo e storica) del nostro territorio 5 giorni prima rispetto alla tabella di marcia. “Un momento certamente importante – spiega il presidente di ETVilloresi, Alessandro Folli – Soprattutto è doveroso nei confronti degli agricoltori. Abbiamo messo, come si dice, alla ‘frusta’ quelle che sono le ditte che lavorano sul canale, proprio perché era nostra intenzione anticipare i tempi”. Più nello specifico, poi, l’impegno e l’attenzione portate avanti dal Consorzio sono state davvero a 360 gradi e, in modo particolare, con un investimento significativo di oltre 2 milioni di euro (“L’hanno prossimo, inoltre, la Regione metterà a disposizione altri milioni – continua il presidente”) per dare vita ad una serie di interventi e azioni specifiche di manutenzione e migliorie. “Nel dettaglio i lavori (45 giorni complessivi, durante i quali, ci tengo a precisare e ribadire, sono stati recuperati 100 quintali di pesci, che erano stati depositati qui, nella diga, e che da oggi cominciano di nuovo a tornare nel Naviglio, verso il capoluogo lombardo e verso gli altri canali) hanno riguardato la sistemazione di parti di sponde ormai obsolete – conclude Folli – Opere fondamentali, in quanto si correva il rischio che le stesse sponde potessero crollare, andando così ad ostruire l’alveo. Adesso, dunque, è il momento di rimettere l’acqua, che entro domani (martedì 26 marzo) a mezzogiorno arriverà a Milano, mentre per avere il canale pieno ci vorranno all’incirca 5 giornate”.

L'INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSORZIO, ALESSANDRO FOLLI

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