Milano / Malpensa
"Ciao Dino, una vita in neroverde"
- 25/03/2019 - 15:36
- Castano Primo
- Sport
Le parole, alla fine, sarebbero tante, tantissime, ma ce ne sono due che più di tutte risuonano forti e chiare "punto di riferimento". Sì, perché il Dino un punto di riferimento lo era, eccome! La vita intera dedicata alla famiglia, al lavoro ed alla 'sua' Castano, quel paese dove era nato e cresciuto e che aveva visto diventare città. La presenza costante e praticamente quotidiana, poi, là al campo sportivo di via Olimpiadi, la sua seconda casa, con i colori neroverdi tatuati sul cuore e sulla pelle (lui, tra i fondatori del Gruppo Sportivo Castanese, semplicemente la Castanese, nel lontano 1967, dove aveva ricoperti diversi ruoli: presidente, vice, consigliere, presidente onorario ed anche allenatore), fino all’impegno da amministratore locale. "Ciao Dino"... la voce oggi, allora, si mischia con la commozione e con le lacrime che dalle scorse ore hanno cominciato e non hanno mai smesso di scendere. Volato via per sempre il Dino (Crivelli), un vuoto grande, immenso quello che ha lasciato, però allo stesso tempo un ricordo che accompagnerà i castanesi da qui e per ogni giorno a venire. “Quando si dice un punto di riferimento, lui lo era per davvero – racconta l’attuale presidente della Castanese, Sergio Zucchi – Una persona che ha scritto pagine e pagine di storia della nostra società, un esempio e una guida. Una delle frasi che più di tutte ripeteva spesso e che mi ha accompagnato durante il mio periodo, prima da giocatore e, quindi, da dirigente, era “Facciamo i passi secondo la nostra gamba”. Mi ricordo la prima volta che sono arrivato alla Castanese, avevo 17 anni e ho cominciato a giocare in quella che allora era la seconda squadra (la juniores), poi sono ritornato alla fine degli anni ‘90, il gruppo non era in un momento bello, ma il Dino con il suo temperamento, la sua passione e il suo attaccamento a quei colori e a quella maglia, ci ha dato la forza di guardare avanti e di rimetterci al lavoro per proseguire la strada intrapresa e aggiungere altri e nuovi tasselli. Non smetteremo mai di ringraziarlo per ciò che è stato e per ciò che ci ha trasmesso. Ieri (domenica 24 marzo, ndr), la Prima squadra era impegnata fuori casa e siamo riusciti ad ottenere un minuti di silenzio in sua memoria. Adesso sicuramente faremo realizzare una targa da posizionare al campo, oltre a pensare a qualche iniziativa in suo onore (magari un torneo o altro, vedremo)”. 86 anni, come detto, Dino Crivelli era stato tra i fondatori del G.S. Castanese (insieme ad Annibale Sacchi e Adriano Colombo, successivamente pure Leopoldo Macchi e Luigi Redaelli); tutto era partito da quel torneo di calcio ‘Stand 2000’, che si organizzava ormai da anni, una semplice idea all’inizio, che però ben presto si è trasformata in qualcosa di concreto e reale e che ha portato, con il passare del tempo, la società a crescere sempre di più, diventando una delle realtà più importanti del palcoscenico associativo di Castano. E lui ne è stato un simbolo, un riferimento, una pedina fondamentale, che non si è mai tirato indietro quando c’era da dare una mano o metterci la faccia. Quanti calciatori e dirigenti ha visto crescere, alla fine, e quanti ne ha fatti crescere. Gli stessi che, fianco a fianco con tantissimi castanesi, domani pomeriggio (martedì 26 marzo), alle 14.30, saranno nella chiesa della Madonna dei Poveri per dargli l’ultimo saluto.
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