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venerdì 22 novembre 2024 | ore 08:11

Castano piange Gianfranco Fassi

Castano Primo - Piazza Mazzini

È scomparso questa notte all’età di 79 anni un uomo che ha segnato la storia di Castano Primo: Gianfranco Fassi, il venditore di biciclette di Corso Martiri. I più anziani del paese si ricordano ancora la bottega del padre avviata agli inizi del secolo scorso dove fra il grasso delle catene e i pedali delle biciclette è cresciuto il piccolo Gianfranco. Un’attività di famiglia entrata nel suo cuore da subito tanto da passare tutta la sua vita dentro quel negozio che piano piano si è modernizzato per stare al passo con i tempi, senza perdere il profumo delle tradizioni. Gianfranco, chiamato da tutti in paese semplicemente ‘Il Fassi’, era un uomo d’altri tempi, facente parte di quella generazione di persone che amavano il loro lavoro, che passavano più tempo in bottega che a casa, che avevano sempre le mani sporche di grasso ma non si lamentavano mai. Al 46 di Corso Martiri non c’erano festività, lui era aperto sempre, dal mattino presto per tutto il giorno, disponibile, affabile, laborioso. Ti stupivi a vedere la saracinesca abbassata, persino la vigilia di Natale tirava sera a lavoro. A Castano ‘Il Fassi’ era un’istituzione, un luogo di generazioni in movimento, potevi trovarci il vecchio amico a cui serviva solo una pompata alle ruote di una bici arrugginita fino ai giovani adolescenti con il motorino da aggiustare e la domanda retorica tipica della fretta giovanile ‘Quando passo a prenderlo?’. E nonostante fosse il figlio Antonio ad occuparsi ormai da anni in maniera attiva della parte più moderna del negozio, lui lo trovavi sempre lì a dire la sua, costantemente seduto su uno sgabellino di legno sgangherato in tuta blu jeans, come suo padre. Un uomo buono, simpatico, con un’amara ironia d’altri tempi, con quel carattere che non sapevi mai come prendere, con quella parlata solo dialettale come sessant’anni fa e con quella voglia di scherzare con i bambini ai quali amava dare buffetti sulle guance e lasciare i segni neri del grasso della bicicletta. E oggi che il negozio lo si vede chiuso, quelli che passano ricordano con affetto l’uomo che ha messo tutto il paese su due ruote. Ecco le parole con le quali lo ricorda lo scrittore bolognese Adriano Fiore, di origini castanesi, suo amico e coetaneo, riportate nel libro ‘Il sogno delle memorie di Adriano’: "Così esco di nuovo dal portone e subito lì vedo il Fassi davanti alla sua bottega di meccanico ciclista, era sempre al lavoro in tuta blu tutti i giorni, comprese le domeniche. Il locale è rimasto come allora, con quel suo odore misto di metallo, di olio da macchina, di gomma vulcanizzata e quel suo strano disordine organizzatissimo."
Castano saluta un’istituzione, che continuerà a vivere nella memoria di tutti e nel lavoro del figlio Antonio, ma soprattutto oggi saluta un grande uomo.

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