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'Simone' è finito in trappola

Cittadino di nazionalità marocchina, uno dei principali spacciatori dei boschi del nostro territorio, fermato ed arrestato ieri pomeriggio dai poliziotti di Busto Arsizio.
Busto Arsizio - I poliziotti con la droga e il materiale sequestrato

Da tutti era conosciuto come 'Simone'. Un nome qualunque, ma non per il Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio. Perchè dietro a quel cittadino di nazionalità marocchina si nascondeva uno dei principali spacciatori che da tempo operavano nei boschi tra Busto, Lonate Pozzolo, Castano Primo e Nosate. Lo hanno fermato, allora, nelle scorse ore i poliziotti di via Ugo Foscolo: tutto ha inizio il 3 ottobre di un anno fa, quando durante una delle tante operazioni condotte per arginare il fenomeno, gli agenti avevano fatto irruzione nella zona, nota nell’ambiente come 'la curva' o 'le pannocchie', cercando di sorprendere i due pushers nordafricani dediti alla vendita di eroina, cocaina e hascisc a numerosi tossicodipendenti. Uno dei due, un marocchino di 37 anni domiciliato nel milanese conosciuto dai suoi clienti come 'Gaetano', nel cercare di sfuggire alla cattura era caduto a terra fulminato da un arresto cardiaco (addosso gli erano stati trovati oltre 50 grammi di cocaina e 70 di hascisc). Il complice, invece, conosciuto appunto come 'Simone', era riuscito a darsi alla fuga in modo rocambolesco aggrappandosi ad un camion in movimento. Gli investigatori del Commissariato tuttavia avevano proseguito gli accertamenti, riuscendo ad identificarlo come un marocchino di 33 anni con precedenti, irregolare in Italia e quindi domiciliato in un luogo sconosciuto e irreperibile. Fino a ieri pomeriggio, quando dopo vari servizi di osservazione, una decina di poliziotti hanno effettuato un’irruzione nel bosco sorprendendovi diversi acquirenti e soprattutto lo stesso 'Simone'. L’uomo, dopo un veemente tentativo di fuggire e sottrarsi alla cattura, è stato finalmente bloccato e trovato in possesso, oltre che di 3 cellulari dove continuano ad arrivare le richieste dei tossicodipendenti, anche di 15 grammi di eroina. Gli uomini del Commissariato, che nel frattempo sono riusciti ad individuare il domicilio dello spacciatore in un appartamento di una casa popolare di Milano, affittato ad una donna italiana, vi hanno effettuato una perquisizione trovandovi quattro panetti di eroina per un peso di oltre 1,7 chilogrammi e i documenti del criminale. Subito, quindi, il giovane marocchino è stato arrestato e portato in carcere a Busto Arsizio.

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