Milano / Malpensa
"Buon viaggio Cristian"... in bici per la ricerca
Gli occhi che trasmettevano gioia, emozione ed anche quel pizzico di tensione che in fondo era normale ci fosse. Perché stavolta non era come le precedenti esperienze (quel viaggio fino a Palermo prima e il giro dell’Italia poi), bensì dietro a questa nuova impresa o avventura (alcuni la chiamano in un modo, alcuni nell’altro) c’è la speranza e la volontà di portare un aiuto concreto e mirato alla ricerca e a chi purtroppo si trova a confrontarsi con la malattia. Quattro chiacchiere, i saluti e le foto ricordo allora, giusto per stemperare l’attesa, e finalmente… si va. Pronti via, insomma, eccolo rimontare in sella alla sua inseparabile bicicletta (o il suo cavallo bianco, come è stato ribattezzato) e partire appunto, adesso in direzione Capo Nord. “Non mettere un punto alla tua vita, metti una virgola”, alla fine sarà proprio questo il messaggio che risuonerà forte e chiaro lungo tutto il percorso; una frase semplice, ma che è il motto che accompagna ogni giorno Cristian Malagnino. “Fa parte di me ormai da diversi anni, da quando a causa di un infortunio sul lavoro mi è stato amputato il braccio destro – spiega il 40enne di Turbigo – Sono momenti terribili, all’improvviso le tue certezze vengono meno e hai due strade davanti: restare fermo e non fare nulla oppure provare a ricominciare e ho scelto la seconda”. Non solo il rimettersi in gioco però, perché il turbighese ha fatto molto di più. “Nel 2015 ho deciso di compiere il giro della nostra Penisola in bici – racconta – Una prima esperienza che purtroppo ho dovuto interrompere una volta raggiunta la Sicilia (le gambe non giravano più); quindi due anni dopo mi sono rimesso sui pedali per portare a termine quanto era rimasto incompiuto e ce l’ho fatta, percorrendo andata e ritorno l’Italia. Fino a questo nuovo viaggio, nato con un’idea differente dagli altri. Se i precedenti erano, infatti, appuntamenti a livello personale, l’esperienza di oggi invece vuole coinvolgere tutti, perché il traguardo finale è raccogliere fondi da destinare alla ricerca per la sclerodermia. Chiunque, pertanto, potrà dare un suo contributo e ciò che verrà raccolto sarà devoluto al GILS (Gruppo Italiano Lotta alla Sclerodermia). Io ci metterò gambe e cuore, so cosa significa purtroppo confrontarsi con una simile malattia avendo una persona a me cara che ce l’ha, spero davvero che la risposta delle persone sia tanta (le donazioni si possono effettuare tramite il sito di Cristian www.cristianmalagnino.com, collegandosi alla piattaforma di crowdfuning splitit.it o direttamente al GILS)”. Allora, “Buon viaggio Cristian”. “Ho calcolato di impiegarci all’incirca 10 mesi, per un totale di 15 mila chilometri, suddivisi in tappe da 50 a 70 chilometri – conclude – Ma niente gare contro il tempo, bensì voglio godermi il tragitto in ogni suo istante, fermandomi e visitando i vari posti che attraverserò. E per dormire e riposarmi, infine, principalmente sarà in tenda, ad eccezione di alcune zone dove le temperature non me lo consentiranno”.
I MOMENTI PRIMA DELLA PARTENZA E L'INTERVISTA A CRISTIAN
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