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giovedì 21 novembre 2024 | ore 14:57

Chi la spara più grossa...

Siamo in campagna elettorale ed è chiaro a tutti; ciò che lascia perplessi è la capacità che hanno molti politici nostrani di alzare ogni volta l’asticella del ridicolo.
'Nostro Mondo' - Campagna elettorale (Foto internet)

Siamo in campagna elettorale ed è chiaro a tutti; ciò che lascia perplessi è la capacità, più unica che rara, che hanno molti politici nostrani di alzare ogni volta l’asticella del ridicolo. È impossibile descrivere cosa accade nel campo del centrosinistra senza entrare nell’esoterico, terreno scivoloso senza l’adeguato supporto di un mazzo di tarocchi e di un profilo astrologico dettagliato: nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Chi è invece perennemente capace di sorprendere è Silvio Berlusconi, ormai convinto che l’uomo vivrà fino a centoventi anni, forse con l’aiuto di qualche alchimista che propinerà l’elisir di lunga vita. E così il novello Paracelso trasformerà le Olgettine in Provettine, spedirà a casa di ogni italiano un frammento della pietra filosofale e sguinzaglierà il basilisco, l’unica creatura in grado di salvarci da Luigi Di Maio, ossia il nuovo pericolo per la sopravvivenza della specie umana. I limiti del Movimento 5 Stelle sono evidenti, eppure i toni da crociata sono francamente inopportuni, soprattutto quando usati da coloro che hanno pubblicamente collegato l’ascesa dei grillini alle mancanze di buona parte della classe dirigente. Intanto si continuano a tirare in ballo la “rivoluzione liberale”, il populismo, e si scomoda pure Rousseau: in un’epoca post ideologica (e non c’è niente di più ideologico di quest’ultima affermazione), le categorie politiche sono solo scatole vuote. Davvero non suona peregrina l’idea di stipulare un patto programmatico alla presenza di un notaio; la proposta viene da Matteo Salvini, il quale ha recentemente sfoggiato il suo solito tatto, questa volta sul biotestamento. Si comprende allora in pieno il viaggio di Gentiloni in Nord Africa: ragion di stato certo, ma anche qualche giorno passato in un posto tranquillo e in pace, lontano dall’aria pesante che si respira a casa.

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