Ci vuole coraggio per vivere in prima persona, o con le persone amate, una profonda malattia, un male che sembra sovrasti tutto, ma che con l’aiuto e l’affetto di tante persone si può e deve affrontare. La realtà televisiva negli ultimi anni ha proposto l’emozionante serie ‘Braccialetti Rossi’, dove un gruppo di bambini e ragazzi si trova a dover condividere e vivere in una condizione per loro non abituale: la vita è scandita da operazioni, visite e speranza. Protagonista di questa serie è ‘Leone’, detto ‘Leo’, ben rappresentato da un grande murales fatto dagli amici nel reparto di chemioterapia. Questa immagine Oscar Cafaro ha voluto condividerla sul suo profilo facebook (qui a destra) due giorni prima di uno dei giorni piu importanti del suo piccolo. “FEDERICO è mio figlio, un concentrato di gioia, esuberanza e simpatia di due anni - si legge nella pagina ufficiale su internet - Federico ha la Leucemia Linfoblastica Acuta, una malattia complessa, quasi come un puzzle. Ora siamo nel mezzo di questo puzzle, il pezzo più importante deve essere posizionato...quel pezzo che c’è sempre stato e che la paura ha nascosto ai nostri occhi... ma lui c’è e si incastrera’ magnificamente!! Il 27 settembre Federico affronta il trapianto di midollo osseo. Proprio per Federico io e tante persone del mio paese abbiamo realizzato un flasmob sulle note della sua canzone preferita “Se sei felice tu lo sai batti le mani” …è proprio vero che l’unione fa la forza! Ma adesso dobbiamo unire ancora una volta le nostre forze per poter aiutare la ricerca e chi in questi mesi ci ha seguito in maniera esemplare: il COMITATO MARIA LETIZIA VERGA e i nostri medici. Grazie a tutti per l’affetto…GoFedericoGo!!!” La campagna di raccolta fondi per cercare di aiutare altri bambini come il giovane Federico ha già raggiunto 11.701 euro (sui 50.000 previsti), un buon inizio considerando che è partita da poco. Tutta la Comunità Pastorale della Madonna in Binda (Turbigo, Robecchetto, Nosate e Malvaglio) si è stretta in preghiera prima dell’operazione del piccolo. La sera di martedì 26 settembre, alle 20.45, erano infatti tantissimi riuniti per sostenere spiritualmente lui e la sua famiglia. Ora la battaglia è solo cominciata, ma Federico non è solo in questa sfida.

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