Milano / Malpensa
Christian... chiamatelo campione!
- 15/09/2017 - 08:29
- Cuggiono
- Robecchetto
- Sport
Un’avventura iniziata nel Naviglio vicino a casa... esattamente dieci anni fa. E da Robecchetto a Ivrea, fino a lottare per un sogno mondiale. Parliamo di Christian De Dionigi, 24enne nativo di Robecchetto con Induno. “Ho iniziato a pagaiare a 14 anni (tardissimo per l’età media in cui di solito si inizia) - ci racconta - Mi sono avvicinato alla pratica agonistica dello slalom a 16 macinando da subito almeno 2 ore al giorno di allenamento. Da ottobre mi sono trasferito ad Ivrea dove è stato aperto dalla Federazione Italiana Canoa Kayak il nuovo centro federale per la canoa slalom ed è stata una scelta coraggiosa (non essendo professionista sto lavorando ad Ivrea per mantenermi) ma che ha dato i suoi frutti. Mi alleno con Roberto D’Angelo (allenatore che ha partecipato a 7 olimpiadi - 1 da atleta e 6 da tecnico) e lavoro part time in modo da avere tempo per allenarmi dalle 4 alle 6 ore al giorno”. Che fosse un talento lo si era visto già nei corsi al Canoa Club Milano di Castelletto di Cuggiono e in tanti scommettevano su una sua brillante carriera. “ll 26 agosto ho vinto il campionato italiano assoluto sia singolo che a squadre (insieme a Paolo Ronga - di Malvaglio - e Tommaso Fasoli). Il titolo italiano nel singolo è molto prestigioso e di valore perché conquistato in una disciplina olimpica e contro avversari di altissimo livello (tra cui Giovanni De Gennaro -finalista olimpico, Zeno Ivaldi – finalista in coppa del mondo). Dopo i primi due titoli italiani prendevo il via anche alla nuova disciplina di extreme slalom (sarà disciplina dimostrativa a tokyo 2020) ed ho vinto il titolo italiano arrivando primo nella finale. Questo risultato mi ha permesso di partire in coppa nel mondo ad Ivrea nella quale ho vinto una medaglia d’argento dietro solo ad Hannes Aigner (medaglia di bronzo olimpica per la Germania) e mi permetterà di essere convocato per il Campionato del Mondo che si terrà dal 23 settembre al 1 ottobre a Pau (Francia)”. Da ragazzo molto intelligente, e con la testa sulle spalle, vive le sfide una alla volta. Il sogno delle Olimpiadi di Tokyo 2020 è una speranza, anche se sono molto vicine. “Ora l’obiettivo è di affrontare una sfida alla volta - commenta - La canoa slalom è uno sport magnifico. Si ha un fortissimo contatto con la natura, richiede una grande preparazione fisica e tecnica e un costante lavoro di sensibilità per utilizzare al meglio il proprio mezzo e le correnti. Come tutte le competizioni ad alto livello, ti spinge poi a conoscerti profondamente per portare il tuo corpo e la tua mente al massimo. Volevo ringraziare per il sostegno la mia famiglia, il preparatore atleti Fausto Mantica (di Robecchetto), il Canoa Club Milano (in particolare il presidente Massimiliano Milano e il responsabile per l’agonismo Valerio Zacchi), i compagni di squadra e tutti coloro i quali mi hanno aiutato in questa avventura”.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Invia nuovo commento