Il 16 giugno di quest’anno prenderà il via la terza edizione della ‘Settimana della cultura’ arconatese. Questa è la notizia principale della conferenza di presentazione che Emanuele Secchi, responsabile della cultura e della biblioteca per conto del comune, insieme ai suoi ospiti e collaboratori, ha tenuto nella serata di giovedì 25 maggio. Davanti ad una discreta cornice di cittadini gli argomenti trattati sono stati principalmente due: oltre alla settimana di cui sopra, l’attenzione si è focalizzata su un tema di respiro più internazionale, quale il rinnovo simbolico del gemellaggio esistente tra la città di Arconate e la belga Lennik. Le manifestazioni, illustrate con precisione, che saranno dedicate a questi due significativi eventi sono diverse e variegate. Quanto al primo, il gemellaggio, ‘Arconatecultura’ ha organizzato un viaggio, il 9 e 10 settembre, per celebrare il venticinquesimo anniversario del monumento di cui i belgi sono più orgogliosi: la statua del cavallo Prins. Il programma di questo viaggio, che ricambia la visita che nel 2015 alcuni ragazzi di Lennik fecero al nostro territorio, prevede l’alloggio presso famiglie ospitanti e una lunga serie di festeggiamenti e visite alla città. “Un’esperienza imperdibile”. Così come, garantiscono gli addetti ai lavori, lo sarà la settimana della cultura. Un palinsesto di eventi già ultimato, ma con qualche chicca ancora da inserire, dice Secchi, elencando orgoglioso il lavoro del suo gruppo. Tra le date da ricordare sicuramente quella di apertura, che vedrà protagonista un gruppo molto conosciuto nel milanese, che si esibirà in alcune letture incrociate in chiave poetica o comica, il tutto nella cornice di una ‘notte bianca dell’arte’, durante la quale sarà allestita una mostra con opere di artisti locali. Mercoledì 21 giugno sarà Max Monteduro, colorista Disney, ad intrattenere i partecipanti e a svelare qualche trucco del mestiere. Infine la chiusura, il pezzo forte, vedrà sul palco di piazza Libertà gli ‘Shiver’, folk band che accompagna in ogni suo tour il grande Davide Van de Sfroos. Insomma il consiglio è uno solo: non perdersi nulla!

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