Milano / Malpensa
Gibbs con 'Ricordi di morte'
36 casi risolti su 37: riusciranno i due ispettori Alessandro Rossini e Luca Bernardi a fare i conti con il passato e a interfacciarsi con l’unico insuccesso della loro carriera, con l’unico caso rimasto in sospeso che li ossessiona? Lo scoprirete solo leggendo ‘Ricordi di morte’, il terzo libro noir di Michael Gibbs. Magentino, laureato in management internazionale, Gibbs ha sempre nutrito una grande passione verso la lettura e la scrittura, iniziando a scrivere brevi racconti fin da piccolo, evolvendosi poi nella stesura di tre libri gialli: ‘Cieli di tempesta’, ‘Nebbia di cadaveri’ e, da ultimo, appunto ‘Ricordi di morte’. “Alla presentazione in Casa Giacobbe a Magenta era presente davvero molta gente e sia io che i due relatori, il mio amico Lorenzo Garagiola e il sindaco Marco Invernizzi, abbiamo percepito la soddisfazione degli spettatori”. Molti avevano già letto i primi due libri e attendavano con grande impazienza e curiosità l’uscita del terzo. L’indagine di ‘Ricordi di morte’ è improntata alla cattura di un serial killer ed è, dunque, caratterizzata da un’atmosfera più cupa rispetto alle altre due opere. Un aspetto importante è che il libro si riallaccia molto al passato: Rossini e Bernardi avevano risolto tutte le indagini loro affidate tranne una, ripresa in questo libro, dove sembra proprio che quel serial killer sia tornato ad uccidere, in mezzo a colpi di scena e a intrighi di notevole portata, tra cui la comparsa di un nuovo personaggio femminile. Oltre a tutto ciò, in ‘Ricordi di morte’ si assiste a sviluppi molto significativi sulla vita personale di entrambi i protagonisti, che si ritroveranno a ‘scontrarsi’ con il loro trascorso privato. Ma l’autore come giudica i propri romanzi? “A mio avviso, ogni libro è migliore del precedente” – afferma Gibbs - “sia in termini di intreccio che di maturazione dello stile di scrittura”. Il sindaco Invernizzi li definisce “Un’autobiografia dell’anima”: molto introspettivi, densi di sentimenti e di vissuto personale, dove ogni personaggio si muove a partire da una mancanza che ha subito, rispecchiando la vita reale, in cui molte azioni, molti ‘riscatti’ nascono proprio da una mancanza che innesta la voglia di rivalsa. Un altro tema importante è quello del fallimento, metafora della società moderna: Rossini e Bernardi sono giudicati in base all’unico caso che non hanno saputo risolvere, come a voler dire che un errore si imprime come un tatuaggio sulla pelle delle persone, facendo improvvisamente dimenticare le positività e le conquiste. Per saperne di più e per scoprire se i due eroi si riscatteranno o meno, allora, non resta che leggere ‘Ricordi di morte’: non riuscirete a staccarvene, ve lo garantisco. Il libro, infine, verrà presentato anche in occasione della festa del solstizio d’estate, che si terrà a Cuggiono a giugno. Sono, inoltre, in cantiere altre due presentazioni a Robecco sul Naviglio e a Corbetta.
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