Milano / Malpensa
Da Turbigo all'Onu, delegata CWMUN
Metti una settimana alle Nazioni Unite. Metti, per di più, di poter svolgere il ruolo di delegata. Metti… eccome! Perché quel sogno oggi è diventato realtà. Quando il presente e il futuro sono giovani, giovanissimi. Quando l’impegno, la dedizione, lo studio e la tenacia ti portano a raggiungere traguardi unici e incredibili. Pronti via, allora, e si parte: destinazione appunto gli Stati Uniti d’America. Vai Maria Vittoria, Mavi per tutti, da Turbigo (dove abita con papà Gianni Roveda, mamma Rosella e i fratelli) a New York, là al Palazzo di Vetro, selezionata insieme ad altri suoi coetanei e ragazzi provenienti da più parti del nostro pianeta per partecipare alla settima edizione del CWMUN 2017 (Change the World Model UN), sul tema ‘Africa in motion: migrations, economic growth and conflicts’. “Negli occhi dei ragazzi che l’altra mattina affollavano l’aeroporto di Malpensa, in procinto di attraversare l’oceano, si leggeva solo vita, fiducia, futuro – scriveva proprio mamma Rosella sulla sua pagina Facebook – E’ così che si è sempre più orgogliosamente convinti che i figli non siano tuoi, ma siano figli del mondo”. Già, il mondo, per una settimana riunito nello stesso posto, Mavi e oltre 2 mila giovani che hanno lavorato assieme nelle varie commissioni, simulando le attività dell’Onu, rappresentando ciascuno un Paese (la 16enne turbighese ha ricoperto il ruolo di delegata della Repubblica Orientale dell’Uruguay) e sostenendo ognuno un’idea. E con loro anche alcuni alcuni ospiti d’eccezione (rappresentanti delle istituzioni, sportivi, ecc…), da Tania Cagnotto a Bebe Vio, dal prefetto Paolo Tronca a Giuseppe Ayala, fino ad Oscar Farinetti. “Siamo orgogliosi di Maria Vittoria – continuano i genitori”. “E’ stata un’emozione indescrivibile vivere in prima persona questa esperienza e provare da vicino l’attività di delegata – conclude Mavi – Ho sempre creduto in questo progetto e ci ho messo fin da subito impegno e passione per riuscire ad esserci. Ho superato una selezione e, quindi, un’intensa preparazione e, alla fine, eccomi imbarcarmi su quel volo con destinazione appunto la Grande Mela e il Palazzo di Vetro”.
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