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martedì 24 dicembre 2024 | ore 17:59

'Giornata Mondiale del Rene'

Legnano - Ospedale di Legnano, reparto di accettazione

Ritorna un appuntamento importante per prendersi cura di sé: la Giornata mondiale del rene. Anche quest’anno la ASST Ovest Milanese vi aderisce, offrendo test gratuiti alla popolazione.
Giovedì 10 marzo sarà infatti possibile eseguire l'esame delle urine e la misurazione della pressione arteriosa: come sempre senza la prenotazione, senza la visita ambulatoriale, senza pagamento di ticket, senza essere a digiuno.
E’ sufficiente presentarsi in questi tre punti:
-Ospedale di Cuggiono, Poliambulatorio, dalle 9 alle 16;
-Ospedale di Legnano, Dialisi, dalle 9 alle 16.30;
-Ospedale di Magenta, Dialisi, dalle 9.30 alle 16.
Afferma il dottor Carlo Guastoni, Direttore della Nefrologia legnanese: “La Giornata del rene è un momento importante per la nefrologia mondiale e per far crescere la cultura della prevenzione. Permette, in maniera rapida, uno screening di base relativamente alla presenza di problemi renali e di ipertensione. Ricordo che in Italia è uscito uno studio clinico recente fatto su una campionatura attendibile su tutto il territorio nazionale (440 persone per ogni milione e mezzo di abitanti, per ciascuna regione, con età compresa fra i 35 e i 79 anni).
Il risultato emerso: la prevalenza della nefropatia è attestata al 7%, un dato lievemente inferiore rispetto a quello statunitense, che si aggira intorno al 10%.
Questo tuttavia non significa che bisogna abbassare la guardia. Anzi.
I dati della Giornata mondiale del rene 2015 dimostrano inequivocabilmente l’utilità della prevenzione. Vediamoli.
In Ospedale a Legnano si sono sottoposti al test 116 persone: il 16% ha scoperto di avere anomalie urinarie, 6 persone hanno scoperto di essere ipertese.
A Cuggiono le persone viste sono state 100: 10 pazienti presentavano anomalie urinarie non note, e così 2 pazienti soffrivano di ipertensione non nota.
In Ospedale a Magenta si sono presentate 38 persone: il test ha permesso di intercettare 3 casi di anomalie urinarie e 2 di ipertensione non nota.
Conclude il dottor Guastoni: “La possibilità di conoscere negli stadi più precoci la presenza di nefropatia ci permette di attuare una prevenzione sempre più efficace. Ridurre la progressione della malattia significa ridurre il numero di pazienti che andranno in dialisi. Ridurre la progressione permette anche di controllare meglio le complicanze dell’insufficienza renale cronica. Tali complicanze sono soprattutto di natura cardiovascolare: le fasi più avanzate della malattia renale si associano infatti a un elevato rischio di aterosclerosi e quindi di infarto al miocardio, scompenso cardiaco e vasculopatia periferica”.

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