Milano / Malpensa
‘L’ultima sentenza’
- 24/08/2015 - 16:09
- Libri
“Ultima sentenza” di John Grisham: un legal thriller? Non esattamente. Certo, un romanzo impeccabile, magistrale e prossimo alla perfezione, tuttavia, per i lettori di questo grande autore, potrebbe apparire distante da altri romanzi e dunque, anticonformista. In questo libro, dalla trama intrigante ed attuale, l’autore lascia in ombra le vere e proprie caratteristiche del legal thriller: aule di tribunale, strategie processuali, arringhe toccanti e puntuali di celebri avvocati, interrogatori incalzanti di pubblici ministeri o crimini sanguinari, no, tutto ciò è presente, ma appena percepibile e, peraltro, soltanto nelle prime pagine del romanzo. Vienne invece trattato un tema oltremodo presente in tutti gli ordinamenti e dunque anche in quello americano: la corruzione politica, o meglio, l’assoluta politicizzazione del sistema giurisdizionale americano. Ma il quesito a questo punto è immediato: chi sono di fatto i protagonisti attivi di questa logorante politicizzazione? Grisham stesso asserisce che sono i magnati americani e ad essi è subordinata, come nel caso delineato dal libro, la manipolazione della nomina dei giudici della Corte Suprema, con l’evidente fine di ottener sentenze favorevoli ovviamente dietro compensi di milioni di dollari. Dunque, un intreccio incredibile tra alta finanza, grandi industrie (lobbies) e corruzione che come sempre, riesce a mettere a repentaglio il desiderio di una giustizia equa e consapevole. Tutti temi che sono trattata in una trama assolutamente avvincente, degna di un autore come Grisham: Gli avvocati Wes e Mary Grace Payton, si stanno dedicando con notevole abnegazione alla causa legale intentata dalla vedova Baker, contro la Krane Chemical, ritenuta colpevole di aver avvelenato la falda acquifera di Bowmore, Mississippi, con rifiuti tossici che hanno causato nella cittadina decine di morti per cancro tra cui il marito e il figlio della signora Baker. Dopo numerose indagini e la ricerca di prove sufficienti si apre il processo che vedrà il primo grado concludersi con una sentenza favorevole alla vedova e con un ingente risarcimento, ma Carl Trudeau, proprietario della Krane, è a conoscenza del fatto che il verdetto della giuria verrà riconfermato in appello, contro di lui potrebbe essere intentata una class action di tutti gli abitanti lesi dall’industria. Non resta quindi altra soluzione se non quella di avere giudici appositamente individuati e manipolati ed il gioco è fatto.
Un legal-thriller controcorrente rispetto agli altri di Grisham ma comunque stupefacente, esplicito, attuale e di assoluta magistralità che indubbiamente stupirà e coinvolgerà ogni lettore, amante del genere o meno.
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