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martedì 24 dicembre 2024 | ore 18:57

La reliquia del Beato Paolo VI

Sociale - Papa Paolo VI

Quando fu eletto papa, il 21 giugno 1963, con il nome di papa Paolo VI, Giovanni Battista Montini disse profeticamente: “Forse il Signore mi ha chiamato a questo servizio non già perché io vi abbia qualche attitudine, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa”. La sua acuta intelligenza gli fece intuire, sin dal primo momento, il lato più pesante di una missione densa di incognite e di tribolazioni, che avrebbe messo a dura prova il suo carattere ed anche il suo fisico. Papa Paolo VI, durante il suo pontificato, durato 15 tormentati anni, oltre ad aver portato a compimento il percorso del Concilio iniziato da Giovanni XXIII, fu il primo papa ad uscire per la prima volta al di fuori dell'Italia, usando l'aereo; compì umilmente dei passi per andare incontro alla Chiesa d'Oriente; combattè contro il divorzio che venne introdotto in Italia e soprattutto contro l'aborto; fino agli ultimi anni, durante i quali, oltre alla decadenza fisica, suscitò in lui grande dolore la morte, nonostante il toccante appello a rilasciarlo vivo, dell'amico Aldo Moro. Riconosciute le sue virtù eroiche, papa Benedetto XVI lo rese venerabile il 20 dicembre 2012 e fu beatificato il 19 ottobre 2014 da papa Francesco.
Forse non tutti ricordano però l'attentato che papa Paolo VI subì il 28 novembre 1970, all'aeroporto di Manila, quando un pittore boliviano, Benjamin Mendoza, colpì con un coltello Paolo VI, appena atterrato nella capitale delle Filippine per il viaggio nel sud-est asiatico. Il pontefice rimase solo leggermente ferito grazie al provvidenziale intervento del segretario personale, mons. Macchi. Proprio quella maglietta insanguinata, indossata dal papa al momento dell'attentato, è la reliquia del Beato Paolo VI che, con un 'peregrinatio', verrà portata per dieci giorni nella zona pastorale quarta di Rho, proprio nel periodo quaresimale. Per il Decanato di Castano Primo il paese scelto è stato Cuggiono, dove, per tutta la giornata di martedì 10 marzo si potrà pregare in modo intenso alla presenza della reliquia del sangue.
Nella Basilica San Giorgio Martire di Cuggiono diversi sono gli appuntamenti cui i fedeli di tutto il Decanato potranno partecipare nella giornata di martedì: ore 7,45 accoglienza della reliquia; ore 8 celebrazioni delle lodi; ore 8.30 S.Messa presieduta da mons. Giampaolo Citterio, Vicario episcopale; ore 9.15 recita del santo rosario meditato; ore 10.30 solenne concelebrazione dei sacerdoti del decanato; ore 12 Angelus; ore 14 arrivo reliquia in Ospedale; ore 15 recita del santo rosario in Basilica; ore 17.30 proiezione in Basilica di un filmato per ragazzi e adolescenti; ore 18.30 vesperi; ore 20.30 recita del santo rosario; ore 21 S.Messa conclusiva presieduta da mons. Pierantonio Tremolada. Durante la giornata, ricca di momenti di preghiera guidata per l'intera comunità, sarà possibile confessarsi: dalle ore 8 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Nei giorni seguenti la reliquia continuerà il suo percorso e verrà accolta in altri paesi del nostro territorio: mercoledì 11 marzo sarà a Castellanza, giovedì 12 marzo a Busto Arsizio, venerdì 13 marzo, per il Decanato di Magenta, a Corbetta.
Una opportunità per pregare, nel periodo di Quaresima, dinanzi alla reliquia di un grande beato che ha dedicato la sua vita totalmente al Signore e alla Chiesa, per condurre gli uomini sulla via di Cristo.

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