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lunedì 25 novembre 2024 | ore 02:55

Via Gray arriva in Parlamento

Intitolazione e richiesta di cancellazione della strada a Ezio Maria Gray: un'interrogazione parlamentare. Il PD ha organizzato un incontro il 23 novembre all'Iris.
Turbigo - Via Ezio Maria Gray (Foto internet)

Una questione tutt’altro che chiusa. Anzi. Perché dopo la petizione popolare e quel consiglio comunale alla fine di luglio, adesso la vicenda della via di Turbigo intitolata a Ezio Maria Gray è diventata oggetto di un’interrogazione parlamentare a firma degli onorevoli del Partito Democratico Eleonora Cimbro e Emanuele Fiano. L’attenzione, insomma, era e rimane alta tra le fila del PD turbighese (circolo ‘Moro – Berlinguer’), del gruppo civico “Uniti per una Turbigo da Vivere” (sui banchi dell’opposizione) e in molti cittadini. “Noi andiamo avanti – dice Filippo Valentini, del Partito Democratico di Turbigo e Nosate – La decisione prima di dedicare la via e il “no” poi alla richiesta di cancellazione presentata da oltre 430 persone e da numerose associazioni culturali e storiche (tramite appunto una raccolta firme) non può e non deve passare nel dimenticatoio. Ezio Maria Gray è stato un gerarca fascista, un aderente della Repubblica Sociale Italiana e un sostenitore del Manifesto della Razza: benchè ne dicano i nostri amministratori, come si è potuto intitolargli una strada?”. “L’Amministrazione comunale – ribadisce Marco Cagelli, di “Uniti per una Turbigo da Vivere” – ha continuato a parlare per la figura di Gray di meriti culturali, ma è ridicolo. Il fatto, quindi, che l’attuale maggioranza abbia dato parere negativo alla richiesta di cancellazione della via è stata l’ennesima dimostrazione di scarsa capacità e di povertà culturale, oltre che di autonomia nel decidere”. E allora, come detto, PD e Uniti per una Turbigo da Vivere non si fermano qui. Così, se da una parte sono stati coinvolti, appunto, gli onorevoli Cimbro e Fiano che hanno depositato un’interrogazione parlamentare, dall’altra ecco un incontro, in programma il prossimo 23 novembre al “Nuovo Iris”, proprio per fare il punto sulla situazione. L’appuntamento è alle 11 e “Saranno presenti anche Simone Meazza (che era stato il promotore della petizione popolare assieme all’ex sindaco di Turbigo, nonché scrittore e ricercatore storico, Gianfranco Galliani Cavenago, e a Pier Giorgio Caretta dell’Anpi di Vanzaghello) e Marco Cagelli (consigliere comunale di “Uniti per una Turbigo da Vivere”) – conclude Valentini - Più abbiamo invitato i sindaci ed i rappresentanti delle istituzioni locali. Vogliamo continuare a far sentire la nostra voce”.

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Inutile

Inutile ennesima polemica per una questione che dovrebbe essere archiviata.
Dovrebbe, perchè a quanto pare per certi figuri la democrazia funziona solo quando da ragione a loro.
Forse, se invece che alla toponomastica si pensasse ai reali e gravi problemi degli italiani, usando le proprie forze per aiutare chi ne ha bisogno, qualcosa cambierebbe in meglio.
O forse, continuare a soffiare sul fuoco di un un improbabile scontro ideologico da opposti estremismi, serve appunto a sviare l'attenzione su una situazione tragica la cui origine e il cui perdurare vanno attribuiti (anche) ai parttii che tanto si stanno prodigando per il nome di una via.
Forse le interpellanze parlamentari dovrebbero farle per chiedere spiegazioni per gli italiani suicidatisi a causa di uno Stato che non è più in grado di tutelarli dalla morsa di una crisi ferocissima.
Forse...

Simone Gaiera
CasaPound Italia Novara

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