Milano / Malpensa
Una stella di nome Robin
“Lo so che giunti al termine di questa nostra vita tutti noi ci ritroviamo a ricordare i bei momenti e dimenticare quelli meno belli, e ci ritroviamo a pensare al futuro. Cominciamo a preoccuparci e pensare: 'io che cosa farò? chissà dove sarò da qui a dieci anni?' Però io vi dico: 'Ecco guardate me!' Vi prego, non preoccupatevi tanto, perché a nessuno di noi è dato soggiornare tanto su questa terra. La vita ci sfugge via e se per caso sarete depressi, alzate lo sguardo al cielo d'estate con le stelle sparpagliate nella notte vellutata, quando una stella cadente sfreccerà nell'oscurità della notte col suo bagliore, esprimete un desiderio e pensate a me. Fate che la vostra vita sia spettacolare”. Un discorso intenso, quasi un commiato, di Robin Williams, quando interpretava il delicato ruolo di Jack Charles Powell nel film 'Jack'. E proprio una mattina d'estate, nei giorni 'delle stelle cadenti', una grandissima star, una vera stella del cinema di Hollywood, è caduta, e ci ha lasciati. La sua improvvisa scomparsa, forse proprio decisa con un gesto estremo spinto dalla depressione di cui soffriva, ci ha reso tutti un po' più tristi, e vuoti. L'attore, Robin Williams, di soli 63 anni, è stato trovato morto, probabilmente per asfissia, nella sua casa di Tiburon, vicino a San Francisco in California, dai soccorsi sopraggiunti per una chiamata d'emergenza. Una notizia che ha sconvolto tutto il mondo, non solo del cinema, ma anche noi, gente comune, che ora lo ricordiamo per i suoi film che, negli anni, ci hanno emozionato, commosso, suscitando risate, ma anche profonde riflessioni. Un grande artista che vanta una lunga carriera, iniziata dalla popolare serie televisiva 'Mork & Mindy' e cresciuta con la partecipazione a numerosi film di successo. Ha vestito magistralmente numerosi panni, soprattutto comici, con incredibili interpretazioni di mille personaggi, passando dall'alieno umanoide di 'Mork & Mindy' al professor Keating di 'L'attimo fuggente', da Peter Pan in 'Hook - Capitan Uncino' al papà travestito da tata in 'Mrs. Doubtfire', dal rivoluzionario dottor del sorriso 'Patch Adams' ad Adrian Cronauer in 'Good Morning, Vietnam', aggiudicandosi un premio Oscar nel 1998 come migliore attore non protagonista nel film 'Hill-Hunting-genio ribelle'. Ora, nello sconcerto di una notizia che sembra ancora così irreale, che tutti vorremmo non fosse vera, in ognuno di noi emerge il ricordo di un personaggio che lo ha incantato in maniera particolare, rendendo Robin Williams quel volto familiare, dall'ineguagliabile sorriso, che rendeva così indimenticabili le sue pellicole. Tra tutte, il capolavoro del cinema 'L'attimo fuggente', con cui vogliamo ricordarlo, con quella scena famosa, ma sempre toccante, con il professor Keating, idealista e controcorrente, che invitava i suoi giovani studenti a salire sulla cattedra per 'vedere le cose da un'altra prospettiva'. La vita è proprio un 'attimo fuggente'.
Cinema - I volti di Robin Williams
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