Milano / Malpensa
'La voce del violino'
- 24/10/2013 - 15:48
- Libri
Il romanzo “La voce del violino” è stato scritto dall’illustre scrittore, sceneggiatore, regista italiano Andrea Camilleri. Questo è il quarto racconto appartenente alla serie dedicata al Commissario Montalbano da cui sono tratti gli episodi televisivi in cui il protagonista è interpretato dal noto attore Luca Zingaretti. Lo stile ravvisabile nel libro che, come per tutti gli altri relativi a Montalbano, caratterizza lo stesso scrittore è la sua capacità di far sentire il lettore estremamente coinvolto nell’indagine tantoché al medesimo parrà quasi di entrare personalmente nel commissariato di Vigata, di conoscere tutte le particolarità di ciascun personaggio e addirittura di essere a conoscenza dei singoli locali componenti l’edificio. Quindi, si evince uno stile descrittivo ma al contempo piacevole accentuato innegabilmente dalla simpatia del dialetto siciliano che da un tocco di folclore al tutto. È proprio questo un ulteriore elemento che caratterizza la scrittura di questi romanzi, invero i colori, i profumi, i sapori, la cultura della terra siciliana sono tutti aspetti che traspaiono dalle pagine facendo vivere emozioni che nessun autore non nativo siciliano sarebbe in grado di trattare con una tale enfasi. Una combinazione, quella fino ad ora esposta, decisamente vincente, tale per cui la maggior parte dei romanzi scritti da Camilleri vengono ormai da molto tempo apprezzati dal pubblico, risultando sempre ai primi posti nelle classifiche. Dopo aver approfondito i caratteri peculiari che definiscono lo stile letterario dell’autore è ora possibile passare all’analisi del romanzo in questione iniziando dalla trama. In una mattina uggiosa, il commissario Montalbano a bordo dell’auto di servizio guidata dall’agente Gallo si sta recando al funerale della moglie dell’amico questore. Purtroppo, improvvisamente l’auto sbanda urtando una vettura parcheggiata davanti a una villa. A questo punto Montalbano, dopo aver posto un biglietto sotto il tergicristallo della vettura per avvertire il proprietario, imprecando si mette di persona alla guida dell’auto. Dopo pochi istanti, Gallo comincia a lamentarsi del dolore derivante dall’urto e quindi il commissario è obbligato a recarsi in ospedale dove trascorrerà tutta la mattinata perdendo in tal modo la possibilità di partecipare alle esequie della donna. Ritornando a casa Montalbano nota l’auto di fronte alla villa ancora ferma nello stesso punto, perciò la stessa notte in preda a strane sensazioni a riguardo, si recherà nell’abitazione. E qui scopre in una camera da letto il cadavere di una giovane donna bionda e bellissima, del tutto nuda e con il viso totalmente sfregiato dalle sue stesse unghie a causa degli spasmi dovuti, a prima vista, al soffocamento. Questa donna si scoprirà essere Michela Licalzi. Da questo istante avrà inizio un’indagine alquanto complicata nella quale sorgeranno moltissimi quesiti a cui dare risposta come per esempio; perché l’assassino ha portato con sé i vestiti e le scarpe della vittima? E il violino della donna che importanza avrà? Ma soprattutto come il commissario riuscirà a districarsi tra i molteplici indagati nonché conoscenti della donna? Tutti quesiti che troveranno risposta in modo preciso e ragionato nel corso della lettura del romanzo. Concludendo, si può asserire che questo è un romanzo avvincente nonché intrigante dove ogni singolo ingrediente è dosato nel modo corretto, ottenendo come risultato un capolavoro del genere giallo italiano. Il lettore si sentirà coinvolto a tal punto in questa vicenda dal pungente profumo siciliano che fallirà inevitabilmente nell’intento di distogliere i propri occhi dalle pagine di questo libro; insomma, un eccellente testo tutto italiano da non perdere per nessuna ragione.
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