Mamma, moglie, cantante e medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Londra 2012: una donna capace di trasformare la sua disabilità (la cecità con cui è costretta a confrontarsi quotidianamente) in coraggio, forza di volontà ed occasione di ulteriore crescita. Annalisa Minetti ha raccontato, l'altra sera, la sua storia alla scuola Materna Ente Morale. E lo ha fatto, partendo dal suo libro 'Iride, veloce come il vento', per poi soffermarsi sulla vita e sulle varie sfide, ordinarie o straordinarie (come le sue), con cui, ogni giorno, ciascuno di noi è chiamato ad affrontare. "Non siamo mai soli, perché oltre all'affetto ed alla vicinanza dei familiari, possiamo contare sulla fede in Gesù". La direttrice dell'importante struttura cittadina, Francesca Tinazzi, in attesa proprio dell'arrivo di Annalisa, ha voluto leggere un brano del libro della cantante ed atleta, per poi accoglierla con un caloroso applauso, mentre accanto al presidente dell'Ente Morale, Giuseppe Rosa, ha fatto il suo ingresso a scuola. "Iride, veloce come il vento", è la volontà di far capire agli altri che anche persone “diversamente abili” possono avere le capacità per realizzarsi nella vita. E tante sono state le domande del pubblico, alle quali Annalisa ha risposto, come sempre, con la sua ormai tradizionale semplicità e simpatia, conquistando tutti i presenti. Le emozioni, insomma, hanno fatto capolino in quel di Turbigo, l'altra sera: la storia ed il racconto della vita di una donna che ha saputo conquistare importanti traguardi con la forza di volontà e la fede.

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