Milano / Malpensa
Cogenerazione: "Siamo preoccupati"
- 24/10/2012 - 09:47
- Turbigo
"Gentile Redazione,
Sono un turbighese ed abito in via Lombardia. Volendo, basta attraversare via Molinara e potrei essere un abitante di Castano Primo. Sabato 20 Ottobre, vengo a sapere dai giornali locali che verrà costruito un impianto di cogenerazione alimentato esclusivamente a legna, al confine tra Turbigo e Castano Primo. Parte il tam tam e scopro che questo impianto verrà fatto sul terreno di fronte a casa mia. Sono scioccato, comincio a navigare su internet dove si trova di tutto. Vado sul sito del comune di Turbigo perché immagino che sia stata data ampia pubblicità ad una notizia come questa. Il sito mi accoglie con una citazione: "L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente" (Leonardo Da Vinci). Ottima presentazione, penso! Nella pagina iniziale vedo tra i vari, il piano casa, le elezioni consortili, gli eventi sportivi, lavori di fognatura, aliquota IMU, torneo di scacchi. Penso che devo andare direttamente nella sezione ambiente ed ecologia. Trovo gli scopi quali: occuparsi delle problematiche relative ad aria, acqua, suolo, rifiuti, rumore, ma anche di aspetti “forse di minor impatto” come la pulizia delle strade cittadine, la cura e la manutenzione delle aree verdi, la disinfestazione e derattizzazione delle zone a rischio, la tutela dei cani e dei gatti vaganti. Bene! E’ la sezione giusta! Trovo le informazioni sull’ecocentro, terza pista di malpensa, la bacheca dove si legge della riapertura del “bando amianto"... Leggo amianto e mi vengono in mente le persone care che sono venute a mancare. Dai, penso, vai avanti è la sezione giusta! Niente! Non trovo niente! Però c’è una sezione che si chiama “Trasparenza, valutazione e merito”. Leggo che la sezione è relativa al Piano Industriale della Pubblica Amministrazione” e che la Legge in questione è volta a favorire l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa e l’eliminazione degli sprechi e così via. No, non è la sezione che cerco: si parla delle assenze del personale, degli incarichi di consulenza e collaborazione, il piano della performance, le spese di rappresentanza. Alla fine, ci provo alla sezione atti amministrativi, albo pretorio e, finalmente, trovo la convocazione dell’organo di ecosostenibilità ed al punto 4 “Informazioni su insediamento nuova Azienda (impianto di produzione di energia elettrica alimentato da fonti rinnovabili). Si parla di produzione di energia elettrica. Sabato e Domenica volano, è un susseguirsi di commenti, sfoghi, ansia. Domenica pomeriggio parto per il viaggio di lavoro, ma, appena atterro, comincio a chiamare chi conosco, cerco informazioni in rete, trovo il comunicato stampa della società costruttrice, scrivo a tutti, Gabibbo compreso (certo perché in democrazia devi chiamare il Gabibbo!). Lunedì 21 Ottobre si riunisce l’organo di ecosostenibilità, non sono presente ma i commenti che mi vengono riportati sono di una riunione dai toni molto accesi. Oggi, martedì 22 Ottobre, appena rientrato a casa dal mio viaggio di lavoro, prendo il mio pc e comincio a scrivere questa lettera e i seguenti spunti di riflessione:
1) Perché questo impianto non è stato comunicato preventivamente ai cittadini? Nel comunicato stampa della società costruttrice si legge che gli impianti di questa società non inquinano, non producono odori, non ci sono scarti di produzione e rispettano di gran lunga i limiti imposti dalle leggi Nazionali e da quelli Regionali in tema di emissione sonore e in atmosfera. Se questo impianto è un “bene” perché non pubblicizzarlo? Viene pubblicizzato il torneo di scacchi e non viene pubblicizzato che una società vuole costruire un impianto di cogenerazione? che viene istituita la conferenza dei servizi, che ARPA, Asl, Provincia fanno le rilevazioni del caso e che il Sindaco ha dato parere favorevole (questo è stato detto durante la riunione dell’organo di ecosostenibilità)?
2) Perché non richiedere il parere dei cittadini? Il sito di VareseNews riporta che il Gruppo di maggioranza di Sesto calende chiederà l’opinione dei cittadini per la costruzione di una centrale di biomassa (http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=230033), non si tratta di un referendum ma di una consultazione popolare. L’esito della consultazione determinerà le prossime mosse dell’amministrazione comunale. Nonostante i consiglieri siano stati legittimati ad amministrare Sesto Calende attraverso le elezioni comunali, hanno richieste il parere dei cittadini. Il comune di Turbigo non l’ha fatto.
3) La convocazione dell’organo di ecosostenibilità parla di produzione di energia elettrica, nel comunicato stampa della società costruttrice si legge che l’impianto di cogenerazione verrà POI integrato con un sistema completo di produzione e distribuzione di calore, attraverso la creazione di una rete di teleriscaldamento cittadino. Ma perché durante la riunione dell’organo di ecosostenibilità si è parlato del riscaldamento della scuola media di Turbigo, come un dato già acquisito? Nel comunicato si parla di POI.
4) Siamo sicuri che il calore generato dalla produzione di energia elettrica non verrà letteralmente buttato nell’aria?
5) Ma se si dovesse allacciare l’impianto di cogenerazione alla scuola media di Turbigo, possiamo immaginare per un attimo come e cosa si deve fare? Si deve attraversare la strada provinciale? E poi? Un bel tunnel sotterraneo fino alle scuole? Ma è fattibile? Ci sono già i progetti? Il comune di Turbigo ne ha già preso visione?
6) Come cambierà la viabilità per fare arrivare il cippato di legno all’impianto? Si parla di 1 al massimo 2 camion al giorno, per bruciare 1 tonnellata all’ora oppure 0,75 tonnellate di pellet (questo è stato dichiarato durante la riunione dell’organo di ecosostenibilità). Ma bastano 1 al massimo 2 camion? E se non bastassero?
7) Da dove arriva il cippato di legno? Dai boschi della Valsesia?
8) I membri dell’organo di ecosostenibilità, il sindaco, le persone (parlo di persone non di politici) hanno visto con i loro occhi dove si vuole costruire l’impianto? Mi risulta, ci sono almeno 40 testimoni, che durante la riunione tenutasi lunedì 22 Ottobre, alla domanda se aveste accettato un impianto di cogenerazione sotto casa vostra, un membro abbia risposto si e no dovrei valutare…..Imbarazzante.
Voglio chiarezza, vogliamo chiarezza: se la domanda della società costruttrice è stata fatta nel maggio del 2012 e tra la fine di giugno e metà luglio si arriva al parere favorevole, perché abbiamo dovuto sapere dell’imminente costruzione solo sabato 20 Ottobre e dai giornali?
La ringrazio del tempo e dello spazio che mi avete dedicato - Un turbighese".
"Caro direttore,
intendevo porre a lei ed al suo giornale un personale ringraziamento per aver pubblicato l'articolo "UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE ALLA PERIFERIA DEL PAESE", che ho potuto leggere, oltre che sul vostro sito internet www.logosnews.it, anche sull'edizione cartacea di sabato 20 Ottobre (Pag. 17). Il ringraziamento è davvero sentito in quanto per la mia famiglia (e come ho potuto constatare in breve tempo, per diverse altre) la notizia appresa è subito apparsa come il più classico dei fulmini a ciel sereno. E', infatti, oggettivo il fatto che solo alcune unità di turbighesi erano a conoscienza del progetto che è stato approvato ed è già in corso d'opera sul nostro territorio. Ammetto la personale ignoranza in ambito ingegneristico e, dunque, lungi da me esprimere qualsiasi commento di natura tecnica, tuttavia il timore derivante dall'inquinamento prodotto da questo tipo d'impianto, anche se nullo in via teorica, è grande. Devo altresì evidenziare non poco rammarico come cittadino per aver appreso questa notizia da fonti che non fossero proprie dell'amministrazione pubblica che la comunità di Turbigo ha scelto. Ancora una volta, grazie all'articolo da Voi pubblicato ed al passaparola fra i turbighesi, e, soprattutto, fra coloro che abitano in prossimità dell'area interessata, è stato possibile venire a conoscenza di una riunione presso il nostro Comune dell'organo di consultazione ecostostenibilità, assieme agli assessori Artusi ed Allevi. In occasione di questo incontro diverse decine di cittadini come me hanno potuto appurare la notizia da voi pubblicata, ma, soprattutto, il punto di vista della giunta così come il livello avanzato dell'iter di messa in opera dell'impianto. Fortunatamente è stato concesso ai turbighesi presenti di poter formulare delle domande ed esprimere in maniera decisa il proprio disappunto per l'assoluta mancanza di informazione preventiva soprattutto in relazione alla posizione che questa struttura andrà ad occupare (in zona periferica forse, ma decisamente vicina ad aziende agricole ed abitazioni private). I dubbi riguardanti la realizzazione di questo impianto non sono inerenti all'efficienza del cogeneratore (che da quanto dichiarato "non inquina, non produce odore e scarti di produzione"), ma bensì alla reale necessità di un nuovo sito che generi nuova energia e calore su un territorio come il nostro (Parco Ticino) già stressato da diversi fattori. Ci si domanda infine, dal momento che è stata evidenziata l'esigenza di una nuova struttura di questo tipo, il perchè non sia stata promossa, sponsorizzata e pubblicizzata per tempo ed in maniera trasparente.
Ringraziandola nuovamente per il supporto fornitoci, le porgo i miei più cordiali saluti - Un cittadino Turbighese".
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sono sconvolta
la mia amica e io in due abbiamo 6 figli, dai 4 mesi ai 12 anni: non possiamo permetterci di andare via da qui, a cosa li facciamo andare incontro? Non prendiamoci in giro, ci stanno mettendo un inceneritore sotto casa. I bambini sono visibilmente preoccupati perché vedono noi adulti così sconvolti, poi il mio maschietto di 8 anni dice: " da Christian (il sindaco, che ha sempre mostrato di avere a cuore i ragazzi) una cosa così non me la sarei mai aspettata.
Impianto a biomassa di Turbigo
Sono un cittadino di Turbigo e putroppo vengo a sapere con molto ritardo dell'esistenza di questo progetto. Personalmente vorrei capire quale tipo di iter autorizzativo stia seguendo l'impianto: vorrei capire la potenza nominale dell'impianto e se si tratta di un impianto che gestirà rifiuti (vorrei conoscere i CER di questi rifiuti); è evidente che alcune bio masse sono trattate a tutti gli effetti come rifiuti (trasporto e smaltimento).
Volevo ricordarvi della vicenda che ha visto indagini del NOE su una nota impresa che si occupa di vendita di alimentari che aveva realizzato un impianto a biomassa che però trattava rifiuti non previsti nell'iter autorizzativo concesso all'impianto. le mie perplessità sono sopratutto verso il pellets che potrebbe generarsi da diversi processi. Il pellet se non controllato può contenere in massa rifiuti come solventi e vernici; pensate al traffico illecito di pellets contaminato derivante da rifiuti quali le traversine dei treni che contengono delle sostanze pericolosissime per l'uomo e l'ambiente.
Come cittadino mi aspetto la massima trasparenza dall'A.C. e una risposta esaustiva dai nostri amministratori su questo tema.
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