Il tempo è come se si fosse fermato a quel 23 ottobre di un anno fa. Un giro e mezzo dopo il via del Gran Premio della Malesia, la curva 11 poi... la scivolata, improvvisa, come ne accadono molte altre volte, ma per Marco Simoncelli non c'è stato, purtroppo, più nulla da fare. Il destino che, quando vuole, sa essere effimero e bastardo, se l'è portato via per sempre, in un attimo, mentre stava facendo ciò che più gli piaceva al mondo: correre, in sella alla sua motocicletta, e davanti pagine e pagine di storia sportiva ancora tutte da scrivere. Il numero '1', molto probabilmente, non lo era ancora, forse, però, lo sarebbe diventato presto. Oggi sono passati dodici mesi esatti dal terribile incidente, un anno vissuto nel ricordo di un ragazzo di soli 24 anni (strappato all'amore ed all'affetto di familiari, parenti, amici e dei tantissimi tifosi) che, anche se non c'è più, è come se fosse sempre accanto a noi. Il 'Sic' era speciale, fuori e dentro le piste aveva quel qualcosa di particolare ed unico, quasi un dono che solamente pochi possono vantare. Sapeva sorridere in ogni momento e il suo sorriso ha saputo contagiare ciascuno di noi. Marco in questo anno, anche da lassù, è stato capace di essere presente, con la grande voglia di vivere che aveva e con i numerosissimi aiuti che ha regalato a bambini, giovani ed adulti. Gesti di immenso altruismo che la famiglia Simoncelli ha portato avanti... come lui avrebbe voluto.

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