Milano / Malpensa
Padre Ferdinando Mushi
Un programma ricco di aspettative, studiate nel dettaglio per fornire spettacolo a tutti quelli che hanno trascorso le vacanze a... casa. A grande richiesta, le prime due serate, si sono animate con il gruppo delle Majorettes, diretto da Max Pinci e a seguire, sabato 4 agosto, Guido e Viki con l’emozionante Danza del ventre. Molto attese le band musicali, quali la Band IF, che ha offerto il suo tributo ai Pink Floyd. E ancora, gli Shooting the last Bullet, rappresentanti delle cover blues-rock degli anni 60/70, i Clapton Italy, con il loro tributo italiano a Eric Clapton e in arrivo, per le penultime serate del Festival Ossonese, giovedì 23 saliranno sul palco i The Grado Covers Deep – Purple – Litfiba – Timoria e Rock anni 70. La musica da ascolto, ha accompagnato alcune notti in Villa Bosi, il liscio ha aperto le danze, facendo così animare il lussuoso punto vivo della città. Senza tralasciare, sotto iniziativa della proloco Morus Nigra di Ossona, i pluriservizi: Bar,Ristorante e Griglieria. Insieme alla buona musica e compagnia, un grande ospite d’onore, ha “benedetto” parte della kermesse estiva: Padre Ferdinando Mushi. Direttamente dalla Tanzania, a Morogoro, Padre Mushi è arrivato a Ossona, a seguito dell’invito da parte di un “prezioso amico Mario”. E’ la prima volta che viene in Italia? “No, la prima volta è stata nel 2010. Sono qui perchè anche i preti si concedono un momento di relax, vacanze nei campi estivi, e quindi è come se stessi facendo una sostituzione”. Cosa pensa della gente che ha conosciuto? “Sono sempre state persone disponibili, di cuore. Parecchi di loro vogliono conoscere la mia missione e quindi io racconto loro ciò di cui avrebbe bisogno la mia comunità. Ho una parrocchia, al paese di Morogoro, sprovvista di dispensario; non abbiamo un asilo per i più piccoli e neppure un pozzo d’acqua a portata di mano”. Con quale mezzo fronteggia le spese? “Grazie all’amore per affrontare questa sfida, la lotteria del paese, le offerte durante le funzioni ecclesiastiche,...”. In questo breve soggiorno a Ossona, ha avuto l’occasione per celebrare le messe? “Certo, in più di una chiesa. Mi sono accorto di una cosa: sono molti i fedeli e davvero tanti i praticanti. Positivo, perchè nel periodo estivo non è facile trovare un afflusso simile!”. E invece, Morogoro... com’è? “La regione è paragonabile alla Lombardia, mentre la città di Morogoro somiglia a Ossona. Esistono pochissime ditte, abitano prevalentemente contadini, persone che si occupano delle loro terre coltivate”. Padre Ferdinando Mushi, rivolge un grazie immenso alla Proloco, al gruppo Acli e alla popolazione ossonese.
In un clima di festa così intenso, insieme a quella di San Bartolomeo che si svolgerà venerdì 24 agosto, quale occasione migliore per rivivere Ossona?
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