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sabato 05 ottobre 2024 | ore 07:16

Un grande maestro di musica

L'ultimo saluto a Odino Zattarin, per decenni insegnante alla scuola Media cittadina e direttore di numerosi corpi bandistici locali. Lacrime e dolore nel territorio.
Inveruno - Il maestro Odino Zattarin

Una vita spesa per e con la musica. Da una parte l'insegnamento, alla scuola media cittadina, dall'altra, invece, la direzione, nei corpi bandistici di Inveruno, Arluno, Cerro Maggiore, Villa Cortese, Pontevecchio, Buscate e, da ultimo, anche la '4 Giugno' di Magenta. Per tutti era e rimarrà sempre il maestro: uomo semplice, gentile e disponbile con tutti, Odino Zattarin ha scritto pagine e pagine di storia, non solo del nostro territorio, ma anche del capoluogo lombardo. Lui che, dopo essersi diplomato in 'tromba a coulisse' al Conservatorio di Piacenza, ha, nel suo passato, numerose collaborazioni con il Teatro alla Scala di Milano e con la Civica Orchestra di Fiati, appunto del comune milanese. Una carriera straordinaria, per una persona speciale che se ne è andata, per sempre, solo pochi giorni fa. E la sua grandezza non era solamente nella musica, in fondo l'arte e la cultura sono state una parte importante della sua vita. Per anni, infatti, è stato insignito della carica di presidente della biblioteca comunale inverunese e tra le passioni aveva quella dell'allevamento del baco da seta. "Ciao maestro..." giovani, adulti ed anziani ti porteranno nei loro cuori, sicuri che da lassù continuerai ad insegnare come hai sempre fatto.

IL RICORDO DEI COLLEGHI DELLA SCUOLA MEDIA DI INVERUNO:
"Caro Odino,
la tua vita, intensamente vissuta, si racchiude tutta nella parentesi di due treni:
Sei nato sul treno che congiunge Milano con la tua terra vicentina e, veloce come un treno, te ne se andato. La tua semplicità d’animo e la tua contagiosa schiettezza, non ti hanno mai spinto a negare le tue umili origini, che, anzi, amavi.
Hai vissuto come eterno ogni singolo istante della tua esistenza terrena. Le tante difficoltà della vita, penso, per esempio, ai bisogni del caro fratello Tonino, ti hanno fatto cogliere il vuoto delle cose materiali. E, profondamente sensibile al mondo dei suoni, hai affinato una sensibilità unica verso le persone. Inveruno - Una foto storica di Odino Zattarin
Caro Odino, ti abbiamo sempre visto solerte, partecipe, attivo, sensibile, capace di entrare in sintonia con lo stato d’animo e i bisogni di chiunque si confidasse con te. Non hai mai fatto nulla per tornaconto. Ti sei prodigato senza condizioni per le giovani promesse del nostro corpo bandistico e per i ragazzi della scuola. Qualche volta ti facevano un po’ disperare e così, dal profondo del cuore, ti usciva l’espressione: «Santa Madonna!», non perché volessi mancare di rispetto a qualcuno, ma proprio perché ci mettevi il cuore e l’anima nel tuo lavoro di insegnante.
La tua vita di impegno, di amore per la famiglia e di dedizione verso gli altri, è ora in salvo per sempre presso Dio. Avendo creduto nell’amore che Dio ha per l’uomo, hai messo per sempre la tua vita al riparo da ogni delusione, perché, come dice San Paolo «Chi crede in Lui, non sarà mai deluso!»
Caro Odino, quando veniva a mancare un tuo caro amico del “Circolino” e dei giochi delle carte, lo hai sempre accompagnato nel suo ultimo viaggio dentro questa chiesa. Ora siamo noi a darti l’estremo saluto nella consapevolezza che, insieme ai giusti e ai Santi, partecipi ora alla festa del cielo, lodando il Signore, come dice il Salmo, «con squilli di tromba», «con l’arpa e coi flauti» e «con la cetra melodiosa».
Il grande credente danese Søren Kierkegaard, pensando alle prove dell’esistenza terrena, volle che sulla sua toma fosse incisa questa strofa:
“Ancora un poco / e vinto io avrò; in una sala di rose riposerò / per sempre con Gesù parlerò”.
Sì, Odino, hai vinto la tua battaglia. In questo tempo estivo, da te tanto atteso e sospirato per il lavoro della terra e dei campi che tanto amavi, continui il tuo eterno colloquio con Gesù! Accompagnaci col tuo sguardo consueto e prega Gesù per tutti noi! Amen.
Le colleghe e gli amici della Scuola Media di Inveruno".

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