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venerdì 27 dicembre 2024 | ore 06:46

Si fingono clienti: rapina in gioielleria

Due uomini ed una donna hanno colpito all'oreficeria - orologeria di via Roma. Fingono di essere clienti, poi immobilizzano la titolare e fuggono con i monili in oro.
Territorio - Carabinieri

Semplici clienti, all’apparenza, invece, dietro a quell’aspetto di persone normali, c’erano tre rapinatori pronti ad entrare in azione. Così, il tempo di entrare in negozio e fingere di dover fare acquisti, che la titolare è stata immobilizzata e derubata. Due uomini ed una donna, a volto scoperto, accento presumibilmente italiano e sembra senza armi, hanno colpito questa mattina all’oreficeria – orologeria di via Roma ad Arconate, la strada che dal palazzo Municipale porta nella centralissima piazza Libertà. Sono arrivati la mattina, i malviventi, il copione ben preparato prima e, soprattutto, studiato nei minimi particolare: volevano comprare alcuni monili in oro, o almeno questo hanno fatto credere a chi si trovava dietro al banco, se ne sono fatti mostrare diversi, poi, non appena hanno capito di avere la situazione sotto controllo, eccoli bloccare la donna, prendere tutto ciò che hanno potuto (proprio in queste ore si sta quantificando l’esatta entità del bottino; si parla, comunque, di diverse migliaia di euro) e dileguarsi facendo perdere le loro tracce. Forse a piedi, molto probabilmente con un’auto oppure con un altro mezzo che avevano lasciato poco distante dalla stessa gioielleria, i banditi sono fuggiti velocemente. Subito è scattato l’allarme e, dopo pochi minuti, sul posto sono arrivati i carabinieri del Comando Compagnia di Legnano e della caserma di Busto Garolfo che si sono, immediatamente, messi al lavoro per cercare di identificare e rintracciare i colpevoli. Gli inquirenti hanno ascoltato la testimonianza della titolare e, ora, stanno vagliando tutte le piste ed ipotesi a disposizione. Si cercano particolari, anche piccoli, che possano aiutare a capire chi fossero i tre balordi: se erano da soli o se all’esterno del negozio avevano un quarto complice, magari a bordo di una vettura a fare da palo e pronto per la fuga.

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