Grande vittoria della Pro Patria sul campo del Lecco. I tigrotti hanno vinto e convinto grazie ad un primo tempo perfetto, durante il quale Ghidoli è stato il "Muti del centrocampo", dirigendo con maestria lo spartito della gara, senza una stonatura, e dettanto i tempi delle strofe e dei ritornelli come un veterano dell'opera, permettendo due acuti al solista dell'orchestra che ha meritato la standing ovation dei presenti. Una prova da 10 del giovane bustocco, che di strada ne farà tanta, se solo saprà rimanere umile e concentrato. Ha fisico, tocco di palla, personalità e una grande 'legnata', e tutto questo lo porterà lontano, molto lontano. Torniamo alla sfida: dopo pochi minuti la Pro era già in vantaggio con una rete di bomber Cozzolino e, da lì in poi, è iniziato il concerto in re maggiore dei tigrotti, che hanno letteralmente sovrastato i lecchesi, sia sul piano del gioco sia per quanto riguarda l'aggresività. Una Pro Patria davvero lontana parente di quella di Meda, con i giocatori determinati, grintosi, pressanti sugli avversari e con buone geometrie. Il Lecco trovava il pareggio sul finire del primo tempo, grazie ad una rete di Temelin e nella ripresa aumentava il ritmo, mettendo sotto pressione la difesa tigrotta, che però resisteva all'attacco, seppur con qualche ansia di troppo. Appena spentasi l'energia del Lecco, Mora (anche lui un altro rispetto a quello di Meda), trovava un'accelerazione, che da sola valeva il prezzo del biglietto e che innestava l'azione del raddoppio di bomber Cozzolino. Poi, in campo e sugli spalti, si giocava la carta dell'esasperazione dei toni, che portava ad un pericoloso surriscaldamento degli animi. Ma era solo disperazione che nulla poteva contro la solidità dei nostri ragazzi. E qui, lasciateci spendere due parole per l'arbitro Intagliata di Siracusa, dimostratosi perfetto nell'interpretazione della gara,che non si è fatto condizionare dalle simulazioni degli atleti, dalle ripetute proteste e dalle pressioni del pubblico. Un arbitraggio davvero esemplare (e ci spiace dirlo nel ruolo di vincitori, ma credeteci, sarebbe stata la stessa cosa in caso di sconfitta). Nel finale, da sottolineare, l'esordio di Giannone, piedi buoni, dribbling rapido anche se ovviamente ancora indietro a livello fisico. Un peccato che Dalla Costa lo abbia trascurato a poco dal termine in ben due occasioni, quando era solo davanti alla porta. Pro Patria che supera, quindi, l'esame Lecco, si toglie il maglione e torna a respirare temperature sopra lo zero. Chi lo avrebbe detto dopo solo 3 giornate? Bello il saluto finale della squadra a centrocampo, che formava un gruppo stile basket e poi, via sotto la curva. Una Domenica che ha mostrato una squadra più libera di testa, da cui ne hanno tratto beneficio anche i muscoli, in un processo di crescita partito con la sconfitta interna con il Santarcangelo, proseguito con il pari di Meda e maturato con la bella vittoria di ieri. Tra sette giorni arriva il Cuneo, una delle favorite del girone: ci piacerebbe vedere lo Speroni con qualche persona in più, che dopo la vittoria con il Lecco, possa convincersi ad abbonarsi, dando credito a questi tigrotti, che sembra stiano davvero affilando le unghie.

LECCO - PRO PATRIA 1-2

MARCATORI: 3’, 76’ Cozzolino(P), 42’ Temelin(L)

LECCO(4-3-1-2) - Durandi , Tabbiani (45’ st Rebecchi ) , Maiese , Ischia , Marietti ; Galli 5, Gatti , Castelnuovo ; Viviani (14‘ st Mattaboni ), Temelin (35‘ st Fall ), Fabbro . A disp. Perucchini, Esposito, Garzon, Castagna. All. Magni-Delpiano

PRO PATRIA(4-4-2) – Frasca , Bonfanti , Pantano , Ghidoli (45‘ st Cortesi ), Nossa ; Polverini Mora , Vignali , Bruccini Serafini (42‘ st Dalla Costa ), Cozzolino (35‘ st Giannone ). A disp. Andreoletti, Taino, Botturi, Siano. All. Cusatis

Arbitro: Intagliata di Siracusa

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