I ragazzi delle scuole medie mi dicono di giocare ai videogiochi “per conoscere nuovi amici” o “per passare del tempo con gli amici”.
Se penso ai videogiochi, grande novità tecnologica per noi figli degli anni ‘80, penso alla console SEGA, a Super Mario e a Pacman, allo schermo nero della tv colorato di pixel enormi dai toni sgargianti e fluorescenti, al Game Boy che era grande come un attuale tablet ma spesso come una Kinder Fiesta e alle cassettine da inserire sul retro. Penso a quando, con gli amici, ci si scambiava e prestava le cassettine, per provare il nuovo gioco acquistato dal compagno di classe o dal vicino. continua... »