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giovedì 26 dicembre 2024 | ore 15:33

Castanese unito: "Salviamo la brughiera"

Ancora insieme per difendere e salvaguardare il territorio. Perché se tante sono già state le iniziative messe in campo in questi mesi e negli ultimi anni, non ci si ferma qui. No! Anzi, mai come oggi è fondamentale continuare a far sentire le proprie voci, tenendo alta l’attenzione.
Territorio - Lo striscione "Salviamo la brughiera"

Ancora insieme per difendere e salvaguardare il territorio. Perché se tante sono già state le iniziative messe in campo in questi mesi e negli ultimi anni, non ci si ferma qui. No! Anzi, mai come oggi è fondamentale continuare a far sentire le proprie voci, tenendo alta l’attenzione. Cinque Comuni, dunque (Castano Primo, Turbigo, Vanzaghello, Robecchetto con Induno e Nosate) e con loro il Coordinamento Salviamo il Ticino, Legambiente Lombardia, l’Ecoistituto della Valle del Ticino e poi anche Silvia Assini (responsabile scientifico del progetto Life Drylands, Università degli Studi di Pavia) e Giuseppe Bogliani (presidente del CISO Centro Italiano Studi Ornitologici), appunto fianco a fianco per ribadire quella posizione che in passato più e più volte hanno voluto sottolineare. “Non siamo contrari allo sviluppo di Malpensa, ma siamo contrari ad uno sviluppo che non sia realmente compatibile e sostenibile dal Territorio già pesantemente compromesso dal punto di vista della Salute e devastato dalle tante opere in assenza di una Vas. Nel Masterplan, infatti, si sostiene che lo sviluppo dell'area cargo all'interno dell'attuale sedime aeroportuale sarebbe già in grado di supportare un aumento del 100% dell'attuale traffico merci, passando dalle attuali 500 mila tonnellate annue a circa 1.000.000. Nonostante ciò, la richiesta di Sea/Enac è di ampliarsi ulteriormente verso sud di 45 ettari e questo per la costruzione di nuovi capannoni. Senza dimenticare, altra grave lacuna, è il fatto che lo stesso Masterplan non prenda per nulla in esame la tendenza europea, che non potrà che accentuarsi nel futuro, di spostamento del traffico passeggeri e merci da volo a ferro. Perché, allora, non si vuole prendere in considerazione l'alternativa per l'espansione della Cargo City in Area 2 e 2A (ossia a sud ovest interna allo scalo)?”. Dalla brughiera al rumore e all’inquinamento (i voli cargo notturni e le acque di scarico del depuratore di Sant’Antonino), insomma, un coro praticamente unanime e una serie di attività che proseguono in tutto il territorio del Castanese. Manifestazioni, incontri, momenti di confronto, dibattiti, fino ad oggi con quello striscione (“Salviamo la Brughiera”), consegnato, da una parte proprio ai cinque Comuni (e che questi ultimi adesso appenderanno nelle rispettive sedi Municipali), dall’altra a tutti quelli che prossimamente aderiranno all'iniziativa. “Un ulteriore segnale di attenzione all’area che ci sta attorno. Non ci sono solo le realtà del Cuv direttamente interessate dalla questione Malpensa, ma ci siamo anche noi. Una zona di grandi potenzialità e qualità dal punto di vista ambientale e patrimonio di tutti. Dobbiamo tutelarla e continueremo pertanto a muoverci in ogni sede possibile. A tal proposito, visto anche l’avvicinarsi delle elezioni regionali, vogliamo fin da subito chiedere al futuro Governo della Lombardia che si possa riaprire il confronto per meglio ragionare sul presente e il futuro di questa zona. Serve ragionare e farlo assieme, senza escludere nessuno, bensì coinvolgendo davvero ogni parte in causa”.

COMUNI E ASSOCIAZIONI INSIEME: "SALVIAMO LA BRUGHIERA"

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