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lunedì 25 novembre 2024 | ore 02:54

Cooprogettazione ex Accorsi

Housing, custode sociale, funzioni educative, culturali e ricreative: la giunta di Legnano approva le linee di indirizzo per la coprogettazione dell’ex Accorsi.
Legnano - Ex Accorsi (Foto internet)

La giunta comunale, nella riunione del 30 giugno, ha approvato le linee di indirizzo per attivare attraverso un bando pubblico la coprogettazione di servizi e attività all’interno dell’ex Rsa Accorsi. La delibera recepisce le indicazioni contenute nel DUP 2021-2023, che individuano nella struttura un volano per la rigenerazione del quartiere Canazza a seguito degli interventi realizzati nell’ambito del programma Integration_machine. "Intendiamo l’ex Accorsi come una struttura polifunzionale e destinata a diversi tipi di utenze – spiega l’assessore ai Servizi sociali Anna Pavan – una struttura che dovrà contribuire a valorizzare un quartiere periferico aprendosi nel contempo alla città. La scelta della coprogettazione, data la rilevanza strategica, in chiave non solo sociale ma anche educativa e culturale, di questa struttura, ci è parsa la più adeguata perché permette all’amministrazione di definire con il gestore le funzioni sociali educative e culturali da ospitare e di monitorare i servizi erogati; cosa che non sarebbe successa con una semplice concessione. A breve lanceremo la manifestazione di interesse per individuare soggetti del terzo settore per la coprogettazione in cinque ambiti che considerano anche le ricadute sociali derivanti dall’emergenza sanitaria". I cinque ambiti tematici di coprogettazione sono: residenziale/housing sociale – i 37 appartamenti dovranno essere destinati a un target di popolazione eterogenea per condizione sociale, età per realizzare una luogo di vita che non sia un semplice appartamento, ma un contesto in cui ogni soggetto possa mettere a disposizione degli altri le proprie risorse con aiuto reciproco, nelle cose di ogni giorno, ma anche realizzando inziative ricreative e di socialità; utilità collettiva – la struttura dovrà fornire al quartiere la 'portineria sociale', un servizio di prossimità a vocazione sociale destinato principalmente ai residenti del quartiere, finalizzato all’inclusione e al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti quali la telefonia sociale, l’accompagnamento nell’ottica del rafforzamento della rete di vicinato e di promozione di una logica di mutualità; inclusione digitale – la struttura dovrà offrire supporto nella compilazione di pratiche digitali e nell’acquisizione di competenze informatiche per aumentare l’accesso ai servizi digitali e ridurre il divario digitale, con particolare riguardo alla popolazione a rischio di esclusione in tale ambito. In particolare, dovrà essere attivato uno sportello di supporto alla cittadinanza per l’attivazione dello SPID, la presentazione delle istanze ondine e l’accesso ai servizi comunali e, in generale, di interesse pubblico; educativo, sociale, relazionale, ricreativo – le attività dovranno essere destinate a tutta la cittadinanza con un approccio di tipo intergenerazionale con un’offerta di proposte che includa giovani, anziani, famiglie, single. Le attività proposte, oltre a rappresentare un’occasione di aggregazione, dovranno connettere bisogni e potenzialità interni alla struttura a risorse esterne a questa. Fra le attività da programmare con un orario ampio il doposcuola, anche specifico per studenti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento; culturale – la struttura ospiterà un punto di erogazione del servizio bibliotecario, nell’ambito del progetto 'Biblioteca diffusa', dove saranno organizzate iniziative di cittadinanza attiva, partecipazione e responsabilizzazione, e uno Spazio giovani (dai 15 anni) dove saranno attivati percorsi formativi e informativi di educazione tra pari, da quelli in ambito tecnico-multimediale agli incontri teorico-pratici su tematiche del lavoro, sull’orientamento scolastico e lavorativo. La proposta dei partecipanti dovrà, fra le altre cose, prevedere una durata progettuale di 15 anni, prolungabile di altri cinque; generare un impatto sul quartiere attraverso un modello gestionale in grado di auto sostenersi a livello organizzativo e finanziario; contemplare la presenza di attività a pagamento oltre a quelle gratuite integrate alle funzioni sociali, educative e culturali in grado di generare risorse a beneficio di queste ultime; prevedere la realizzazione di uno spazio bar – ristorazione che coniughi qualità dell’offerta e accessibilità, anche per promuovere l’integrazione culturale e generazionale. Lo stabile, interamente ristrutturato, verrà messo a disposizione per realizzare le iniziative che dovranno essere gestite dal/i soggetti che parteciperanno alla coprogettazione.

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