Milano / Malpensa
Olivetti: industriale e uomo
- 12/04/2021 - 10:29
- Attualità
L'industriale e l'uomo; l'uomo e l'industriale. Entrambi, assieme, perché con la sua passione, il suo impegno e il suo ingegno ha scritto pagine e pagine di storia dell'industria italiana. Centoventi anni fa (era l'11 aprile del 1901) quando, nelle vicinanze di Ivrea, nasceva Adriano Olivetti; centoventi anni dopo, il suo ricordo, inevitabilmente, è più vivo che mai. Non è stato, infatti, solo uno dei grandi imprenditori d'Italia; no, è stato un vero e proprio punto di riferimento ed un esempio per le generazioni di allora e per quelle future. Gli anni '30, l'inizio della sua straordinaria carriera, l'incarico di direttore, appunto, della Olivetti (società fondata dal padre Camillo), la prima fabbrica di macchine da scrivere del nostro Paese. Una figura davvero unica e innovativa, capace di creare quell'equilibrio tra profitto e solidarietà sociale. Perché il principio fondante per lui era l'organizzazione del lavoro che doveva puntare alla felicità dei dipendenti. E in questa direzione, allora, si è sempre mosso, da una parte corrispondendo salari più alti, dall'altra mettendo a disposizione dei lavoratori anche una lunga serie di servizi utili e cercando in ogni modo di permettere a tutti di crescere e formarsi, sia dal punto di vista aziendale, sia sotto l'aspetto personale. L'industriale e l'uomo, appunto; l'uomo e l'industriale, che se ne andò per sempre, colpito da un malore improvviso, il 27 febbraio del 1960.
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