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Tirinnanzi: rinnovo gestione a Melarido Srl

La giunta comunale di Legnano, su proposta dell’assessore alla Cultura Guido Bragato, ha deliberato il rinnovo della gestione del Teatro Tirinnanzi alla società Melarido Srl.
Legnano - Teatro Tirinnanzi (Foto internet)

La giunta comunale di Legnano, su proposta dell’assessore alla Cultura Guido Bragato, ha deliberato il rinnovo della gestione del Teatro Tirinnanzi alla società Melarido Srl per la stagione 2021/2022 attraverso un atto di indirizzo, con deliberazioni connesse, subordinato all’approvazione del bilancio previsionale. L’Amministrazione è venuta incontro alla richiesta formulata dallo stesso gestore alla luce del permanere della situazione epidemiologica. La possibilità del rinnovo era già contemplata negli atti di gara espletata nel 2018. "Si tratta di un atto di buon senso, date le enormi difficoltà conosciute dall’attività teatrale da ormai un anno a questa parte e che purtroppo non vede ancora certezze –commenta l’assessore Bragato. Ci sembra quindi doveroso dare la possibilità di consentire il recupero degli spettacoli che non si sono potuti tenere nella scorsa stagione e di ripartire dal prossimo autunno con una programmazione che tutti ci auguriamo, finalmente, normale". La decisione della giunta richiama la deliberazione con cui il commissario straordinario, lo scorso settembre, aveva ripreso l’esecuzione del contratto per la gestione del teatro a seguito dell’interruzione dell’attività per la pandemia il 29 febbraio 2020 per consentire il recupero degli spettacoli che non si erano potuti tenere. La deliberazione lasciava anche alla nuova amministrazione comunale la valutazione circa l’eventuale rinnovo del contratto per la gestione del Teatro Tirinnanzi e delle relative attività artistico-teatrali con l’attuale gestore sino al 31 luglio 2022, periodo massimo di rinnovo contrattuale fissato negli atti di gara del 2018. L’andamento della situazione epidemiologica, che ha portato alla sospensione degli spettacoli aperti al pubblico il 26 ottobre 2020 (misura tuttora vigente), ha poi imposto di ridefinire la programmazione teatrale.

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