Milano / Malpensa
Recovery Plan: "Fondi per i giovani"
- 16/01/2021 - 13:11
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Hanno scritto al Premier Giuseppe Conte. 400 giovani leghisti: "Recovery Plan: servono fondi per l'occupazione. Nei programmi, infatti, solo l'1% è destinato, appunto, ai giovani". "Secondo L’Istat, il dato italiano sull’occupazione giovanile è il terzo peggiore d’Europa – ha commentato Daniele Rivolta, consigliere del Carroccio a Castano Primo, tra i firmatari della missiva – e anche la nostra provincia, dotata in passato di una fortissima attrattiva lavorativa per tutto il paese, paga a tutt’oggi gli effetti della forte recessione e successiva stagnazione conseguente alla crisi del 2008. Non è sicuramente un orizzonte incoraggiante per un diplomato o un neolaureato. Ci aspettavamo, come giovani amministratori che vivono in prima persona questa situazione, un coinvolgimento almeno mediato nell’elaborazione di politiche che influiranno in maniera così significativa sul nostro prossimo futuro. Ciò non è avvenuto, e, per tale motivo, abbiamo ritenuto opportuno esporre le nostre perplessità in questa lettera, senza alcun intento polemico, ma consapevoli che come giovani abbiamo il diritto di far sentire la nostra voce". Tanti, allora, i consiglieri, gli assessori e i sindaci, capitanati dal coordinatore federale della Lega Giovani Luca Toccalini, che hanno voluto far sentire la loro voce. Tra questi, quattordici vengono dalle piccole e grandi realtà cittadine del nostro territorio, come, ad esempio, Riccardo Grittini (consigliere comunale Corbetta), Alessio Zanzottera (vicesindaco Santo Stefano Ticino), Valentina Re (consigliere comunale Parabiago), Luca Cocozza (consigliere comunale Parabiago), Diego Scalvini (consigliere comunale Parabiago), Yuri Garagiola (consigliere comunale Inveruno), Martina Garavaglia (consigliere comunale Abbiategrasso), Daniele Rivolta (consigliere comunale Castano Primo), Angelica Motta (consigliere comunale Turbigo), Mattia Chiandotto (assessore Turbigo), Peter Guidi (consigliere comunale Bollate), Luca Aloi (assessore Magenta), Manuel Imberti (consigliere comunale Buccinasco) ed Emanuele Gatti (consigliere comunale Vanzaghello).
IL TESTO COMPLETO
"Egregio Presidente Conte, come segretario della Lega Giovani, movimento rappresentato da 7 mila ragazzi e da oltre 1000 Amministratori nei Comuni, nelle Provincie e nelle Regioni di tutta Italia, sento il dovere di scriverLe queste brevi righe spinto dall’esigenza di sollevare dei legittimi dubbi sull’esigua percentuale di fondi destinati ai giovani all’interno del Recovery Fund. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a decine di dichiarazioni, iniziative, comunicati stampa, campagne social, riflessioni e analisi sull’inconsistente percentuale di fondi destinati alla realtà economica e sociale dei giovani italiani. Penso, ad esempio, ai movimenti Visionary e Officine, di certo non ascrivibili al mondo della Lega Giovani. Nelle ultime ore, inoltre, sono stati diversi gli amministratori locali che si sono uniti al grido d’allarme, primo tra tutti il coordinatore di Anci Giovani. Gli ultimi dati dell’Istat di novembre sono drammatici: la disoccupazione giovanile ha raggiunto quota 30%. Non investire ora sui giovani significherebbe lasciare una ferita aperta nel Paese. Come apprendiamo dalle linee di indirizzo contenute nell’ultima bozza del Piano Nazionale di Ripresa Resilienza “Next Generation Italia”, all’interno del paragrafo dedicato ai Giovani si parla di digitalizzazione e innovazione, sostenibilità ambientale ed inclusione sociale. Si parla di interventi mirati per costruire importanti ricadute occupazionali a favore dei giovani grazie allo sviluppo di nuovi settori e opportunità. Un’analisi che a prima lettura ci sembra vaga, comunque approssimativa, e che elude l’argomento cardine intorno al quale il Governo avrebbe dovuto studiare un uso massiccio del Recovery fund: il Lavoro. E proprio nella Missione 5, nel paragrafo dedicato alle politiche per il lavoro, si apprende che le risorse complessive per quest’argomento sarebbero pari a 6,7 miliardi. Così almeno ha ipotizzato il Suo Governo. Risorse inferiori a tanti altri capitoli di spesa decisamente meno strategici per la ripresa economica del tessuto sociale italiano. Ora più che mai la politica italiana ha la necessità di condividere e discutere le scelte strategiche per la ripartenza economica: non è accettabile che solo l’1% dei fondi del Recovery Fund sia destinato ai giovani. Chiediamo al Governo un’attenzione maggiore, un uso massiccio del Next Generation per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con queste premesse, sento il dovere di chiederLe un incontro con i rappresentanti delle realtà giovanili, politiche, associative, di categoria, sindacali e dei giovani amministratori di tutta la nazione, insieme ad un delegato del Suo Governo. Un incontro che consenta a tutte le realtà sopracitate di esporre i desideri, le paure, le speranze, di una generazione che avrà da sostenere sulle proprie spalle il debito del Next Generation. Un nome sicuramente scelto non a caso". (Luca Toccalini, segretario federale della Lega Giovani)
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