Milano / Malpensa
Cento anni senza Previati
- 20/06/2020 - 09:36
- Castano Primo
- Cultura
L'artista e l'uomo. Un simbolo, un esempio, un punto di riferimento per l'arte e la cultura, tanto in Italia e nel mondo quanto anche nel nostro territorio, e precisamente a Castano Primo. Cento anni fa se ne andava per sempre il maestro Gaetano Previati (era il 21 giugno del 1920), cento anni dopo, allora, proprio la città del Castanese, là dove, nella splendida cornice del museo civico cittadino, è custodita una delle sue più grandi opere (la Via Crucis), gli renderà omaggio e lo farà con alcuni significativi appuntamenti. Certo, l'idea iniziale era di dare vita a qualcosa di originale e che potesse richiamare la popolazione a ritrovarsi assieme, ma, purtroppo, l'emergenza Coronavirus ha dovuto far cambiare in parte i programma, non per questo, comunque, senza che l'importante ricorrenza potesse essere celebrata nel migliore dei modi. "Domenica 21 giugno saranno proprio cento anno dalla morte di Previati - commenta l'assessore alla Cultura di Castano, Luca Fusetti - Ecco, allora, che in tale occasione abbiamo pensato, assieme alla professoressa Maria Cristina Moscatelli, di promuovere una conferenza, sulle pagine social del Consorzio dei Comuni dei Navigli e dell'Amministrazione, per illustrare tutto il lavoro di digitalizzazione, storico e di ricerca in onore dell'artista". Non solo, perché, contemporaneamente, si sta portando avanti una collaborazione di indiscusso valore con i Musei Vaticani. "Nello specifico - conclude Fusetti - l'attività sarà concentrata sulla divulgazione dell'opera e delle foto della Via Crucis e potrà essere che in futuro si possa arrivare ad una visita, appunto, ai Musei Vaticani. Ritengo che sia un'iniziativa di grande spessore e significato per la nostra città; un vero onore per noi poter dare il nostro contributo, grazie ad un capolavoro che siamo orgogliosi di ospitare in città".
GAETANO PREVIATI: DALLA SCAPIGLIATURA MILANESE AL DIVISIONISMO
Nato a Ferrara il 31 agosto 1852, Gaetano Previati è stato un pittore italiano che, dopo una giovanile esperienza nella Scapigliatura milanese, fu rappresentativo soprattutto della corrente del divisionismo italiano. Inizia, dunque, a coltivare la sua passione per l'arte proprio nella città natale, per poi, nel 1876, trasferirsi a Milano dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera, vincendo nel 1879 il concorso Canonica con il quadro 'Gli ostaggi di Crema'. Nel 1881 si stabilisce definitivamente nel capoluogo lombardo dove entra in contatto con gli ambienti della Scapigliatura. Partecipa alla I Triennale di Brera del 1891 con l'opera 'Maternità', in cui rende esplicita la sua adesione al divisionismo, di cui sarà anche teorico, e ai temi simbolisti. A partire dal 1895 e fino al 1914 è invitato alle esposizioni internazionali d'arte di Venezia, dove nel 1901 e nel 1912 è presente con due mostre personali. Nel 1907 prende parte all'allestimento della 'Sala del sogno' della VII Biennale di Venezia ed espone al Salon des peintres divisionnistes italiens organizzato a Parigi dal mercante Alberto Grubicy. Questi, con il fratello Vittore, fonda nel 1911 la società per l'Arte di Gaetano Previati, acquistando un nucleo consistente di suoi dipinti che verranno esposti nelle mostre organizzate a Genova (1915) e a Milano (1916 e 1919). Tra le sue opere più importanti, 'La Maternità', dipinta nel 1890 e presentata nella Triennale di Brera dove riscontrò discussioni vivacissime per la tecnica esecutiva: una donna, seduta sotto un albero, si china teneramente sul bimbo a cui offre il seno mentre intorno la circondano figure evanescenti di angeli. Colpito da dolorosi lutti familiari, muore nel 1920 all'età di 67 anni a Lavagna, cittadina ligure dove già da tempo soleva trascorrere lunghi soggiorni.
Viene sepolto nel cimitero monumentale della Certosa di Ferrara.
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