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martedì 26 novembre 2024 | ore 09:55

Autisti ATM: test sierologici

Partiti a Milano. Gli esami sono realizzati dal Comune di Milano, in collaborazione con il professor Massimo Galli, docente di Malattie infettive dell'Università degli Studi.
Attualità - Trasporto pubblico (Foto internet)

Test sierologici per gli autisti dei mezzi di superficie di ATM. La sperimentazione, su base volontaria, come già aveva anticipato il sindaco di Milano, Beppe Sala, è partita proprio in queste ore e darà la possibilità, appunto, ai conducenti dell'Azienda Trasporti Milanesi di verificare quella che è la loro situazione in merito al Coronavirus. Da sottolineare che gli esami sono realizzati dallo stesso Comune, in collaborazione con il professor Massimo Galli, docente di Malattie infettive dell'Università degli Studi. "E' un vero e proprio studio - spiega lo stesso Galli, nel video realizzato assieme al primo cittadino del capoluogo lombardo - Si fanno i test rapidi, immediatamente avremmo una risposta per ciascuna delle persone e, quindi, i positivi si sottoporranno sia al tampone sia, sempre in modo volontario, ad un prelievo venoso". Un tassello, insomma, che vuole unire presente e futuro, in ottica proprio di quella ripartenza che, in parte è cominciata il 4 maggio e che si concretizzerà ulteriormente nelle prossime settimane. "E' giusto che la gente torni al lavoro - continua il sindaco - Ma serve mettere i nostri concittadini in una condizione di sufficiente tranquillità nel momento in cui, appunto, riprendono le loro occupazioni". "Certamente sì - ribadisce Galli - Anche perché sono tantissime le persone che stanno chiedendo a gran voce di avere delle risposte su quella che è stata la loro condizione, sul fatto se si sono infettati oppure no e se sono ancora infettivi o meno". Ma l'annuncio dell'inizio dei test sierologici è anche per Sala l'occasione di fare chiarezza e rispondere ad alcune polemiche che si sono sollevate negli ultimi tempi. "Essendo chiaro che la responsabilità di tamponi e test è di Regione Lombardia - conclude - noi non stiamo facendo nessuna fuga in avanti, bensì vogliamo dare il nostro contributo con un'istituzione seria come l'Università degli Studi a quello che il professor Galli definisce un vero e proprio studio. Detto ciò, alla stessa Regione chiediamo chiarezza sulla direzione, perché un paio di giorni fa l'assessore al Welfare dice che "I test sierologici non hanno assolutamente alcun valore diagnostico; invito tutti a non farli, li ritengo inutili", poi qualche ora più tardi riceviamo da ATS, in risposta ad una nostra richiesta di sottoporre a tali servizi i dipendenti del Comune di Milano, una lettera nella quale si afferma che "Sono imminenti ulteriori provvedimenti di Regione in merito al tema della sorveglianza e della ricerca della diffusione del contagio". Cosa significa non è chiaro, però, alla fine, la domanda semplice semplice è: a che categoria di cittadini verrà concesso di fare tamponi e test".

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