Milano / Malpensa
Rapina due donne: arrestato
- 09/04/2020 - 13:49
- Busto Arsizio
- Castano Primo
- Turbigo
Prima la rapina nel sottopasso pedonale di via Lonate a Castano Primo, poi un secondo colpo, pochi giorni dopo, stavolta sul treno, lungo la tratta Castano-Turbigo, ma nelle scorse ore ecco che gli uomini della Polizia di Stato di Busto Arsizio l'hanno rintracciato e bloccato. Lui è un cittadino di nazionalità tunisina, senza fissa dimora, tossicodipendente, con infiniti precedenti e con ben 20 alias che, appunto, tra la settimana appena passata e gli inizi di questa aveva messo a segno ben due rapine proprio nel nostro territorio. Tutto ha inizio qualche giorno fa quando gli uomini del commissariato bustocco, impegnati nell'attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e nel monitoraggio per quanto concerne le limitazioni e i divieti dell'emergenza Coronavirus, si sono imbattuti in alcune persone che, alla vista della pattuglia, si dileguavano nella zona boschiva di Busto, confinante con il territorio di Vanzaghello e Castano. Spariti nel nulla, o almeno fino a ieri (mercoledì 8 aprile), perché, se da una parte gli stessi poliziotti erano riusciti a memorizzare l'aspetto dei fuggiaschi, dall'altra ecco arrivare dal comando di Polizia locale castanese la segnalazione di un uomo che, durante una verifica mirata al contrasto della diffusione del COVID-19, era fuggito. Ed è in questo preciso istante che, una volta raccolta la sommaria descrizione e grazie anche alle testimonianze delle due persone rapinate, gli agenti di Busto hanno collegato tutti gli elementi a loro conoscenza, sapendo dove concentrare le ricerche e riuscendo, così, ad individuarlo e fermarlo. Era lui, insomma, l'autore delle due rapine andate in scena, come detto, prima al sottopasso di via Lonate a Castano, poi su uno dei convogli del treno diretto sempre da Castano a Turbigo (in entrambi i casi le vittime sono state due donne, entrambe minacciate con un'arma). Nei suoi confronti, pertanto, è scattato l'arresto e, d'intesa con il pubblico ministero, è stato portato in carcere.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!