Milano / Malpensa
Un sogno chiamato Madrid!
Un brivido atteso da 38 anni che per una notte diviene adrenalina pura. Il sogno chiamato Champions League ora si può gridare e non solo bisbigliare per tanti, forse troppi, anni di anonimato europeo. E' la vittoria del cuore e della sofferenza, la vittoria più all'italiana per Mourinho, che però fa riscoprire i sapori antichi di un'altra Inter, quella del padre di Moratti. Oltre 90' minuti di tensione, sofferenza e lotta ma la squadra nerazzurra ha fatto quello che doveva, difendere il prezioso vantaggio confezionato all'andata. La 'remuntada' si è spenta sull'1 a 0 per il Barcellona e così la festa può iniziare. Ma la vera finale sarà sabato 22 maggio e i cori devono riabbassarsi per far tornare alta la concentrazione in vista di un traguardo che potrebbe entrare nella storia. Il Bayern sarà un avversario ostico, forse molto più delle squadre affrontate fino ad ora proprio perchè con un gioco e una fisicità molto simili all'Inter. Ma ora è giusto anche festeggiare perchè un finale di stagione così intenso non può che far entusiasmare i tifosi, interisti e non che siano, in attesa di ritrovarsi tutti davanti ai maxischermi per la finale Champions e per il sogno mondiale in Sudafrica.
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