Un simbolo del calcio italiano e mondiale, un punto di riferimento, un vero e proprio innovatore, colui che ha scritto pagine e pagine e regalato emozioni uniche e straordinarie a tanti tifosi. Un nome e un cognome che è storia: Arrigo Sacchi. E adesso eccolo proprio a pochi passi da noi, precisamete a Gallarate, al museo Maga, quando il prossimo 18 giugno arriverà per presentare, assieme a Luigi Garlando (de 'La Gazzetta dello Sport'), il libro 'La coppa degli immortali' (modera l'incontro Federico Delpiano, giornalista). L'appuntamento, allora, è alle 18 e il pubblico avrà così modo di conoscere ancora meglio uno degli allenatori italiani esempio di stile, classe e gioco. Nel calcio di Arrigo Sacchi, infatti, conta lo spettacolo, non il risultato a ogni costo. Anche se ciò comporta rischiare qualcosa di più. Con questa filosofia e modo di intendere il football, il 'profeta di Fusignano' è entrato nella storia del pallone e l'ha cambiata, introducendo princìpi e concetti mai visti prima, diventati scuola preziosa per la maggior parte dei suoi successori. Così, il mister più eretico di sempre, è riuscito a creare una squadra formidabile, passata alla storia, appunto come 'gli immortali' e che è considerata universalmente la più forte di tutti i tempi. Così, eccoli a trent'anni esatti dalla conquista della leggendaria Coppa dei Campioni del 1989, raccontare, attraverso le pagine del suo libro, l'impresa che ha segnato il calcio moderno: dalla nebbia di Belgrado al 4 a 0 della finale di Barcellona, dai gol 'fantasma' contro la Stella Rossa e il Werder Brema, al 5 a 0 al mitico Real Madrid a San Siro, vera epopea del 'sacchismo'. Un mix, insomma, di episodi, testimonianze inediti e aneddoti gustosissimi, tutti da leggere.

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