Milano / Malpensa
Tav: salire o scendere?
- 07/02/2019 - 16:01
- Attualità
Tav o no-Tav, questo è il problema... Se ne discute da tempo, con la forte avversità delle comunità locali interessate, ma ora anche all’interno dello stesso governo. Ma in cosa consiste realmente il progetto? La ferrovia Torino–Lione (o Nuova Linea Torino–Lione, abbreviato spesso con NLTL, impropriamente definita anche come TAV, da ‘Treno ad alta velocità’) è una infrastruttura in progettazione, consistente in una linea ferroviaria internazionale di 235 km, rivolta al trasporto merci e passeggeri fra Torino (in Italia) e Lione (in Francia), che affiancherebbe la linea storica esistente fra le due città. Il progetto, nato negli anni novanta, dal 2005 è sviluppato come parte del programma di reti transeuropee TEN-T. A seguito degli accordi del 2001 e 2012 fra il Governo italiano e quello francese, sono state individuate per l’opera tre sezioni: una tratta internazionale, i cui costi saranno in parte rimborsati dall’Unione europea, costituita sostanzialmente da una nuova ‘galleria di base’ a doppia canna lunga 57 km (originariamente 52 km) tra Susa e Saint-Jean-de-Maurienne (San Giovanni di Moriana, in Francia), da realizzare e gestire da TELT. Due tratte nazionali (circa 175km totali), a spese dei singoli Stati, estese da un lato fino a Torino e dall’altra fino a Lione, da realizzare e gestire da RFI e SNCF. Per la parte transfrontaliera del progetto, al 31 ottobre 2017, su un totale di 162 km, risultavano scavati 25 km di gallerie tecniche, di cui 6 km saranno riadattabili per farvi transitare effettivamente i treni. Costi, opportunità, ipotesi di tracciato e tempi di realizzazione delle tratte nazionali sono ancora in discussione in ambo i Paesi, con forti contrapposizioni tra le parti. Aspetto ambientale, reale riduzione dei trasporti su gomma, impatto sui paesi attraversati, impatto sull’economia nazionale: tanti gli aspetti che incideranno sulla scelta.
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