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"Magenta, città della bici..."

Si chiama 'Magenta città della bicicletta e della mobilità', il progetto con cui la lista civica 'Progetto Magenta' intende promuovere l'ampliamento della rete ciclabile.
Magenta - 'Magenta città della bicicletta e della mobilità'

Si chiama 'Magenta città della bicicletta e della mobilità', il progetto con cui la lista civica 'Progetto Magenta' (e che è stato presentato nei giorni scorsi dalla candidata sindaco, Silvia Minardi, insieme all'ingegner Marco Cagelli) intende promuovere l’ampliamento della rete ciclabile per trasformala in uno spazio condiviso di socialità. “Nella Magenta sostenibile e a misura d’uomo che vogliamo realizzare, il nostro progetto per l’ampliamento della rete ciclabile è un passaggio fondamentale. Il piano, infatti, è pensato a tutto tondo per portare un beneficio alla comunità non solo in termini di riduzione del traffico e dell’inquinamento, maggiore sicurezza per i ciclisti, promozione di uno stile di vita più sano, ma anche in termini di riscoperta del valore delle relazioni umane, sociali e intergenerazionali grazie alla capacità di connettere luoghi strategici della città – ha spiegato la stessa Silvia Minardi – Inoltre, l’ampliamento della rete di piste ciclabili rafforzerà i collegamenti con i Comuni limitrofi e renderà maggiormente fruibili luoghi di interesse paesaggistico come il Parco del Ticino, aumentando l’attrattiva turistica della città e di tutto il territorio”. “Vogliamo una Magenta che i cittadini sentano pensata e costruita su misura per loro” – ha aggiunto - Per farlo, però, occorrono progetti concreti e credibili: per questo la lista civica Progetto Magenta ha fatto dell’ascolto il tratto distintivo della propria campagna elettorale e da tempo si impegna a raccogliere le richieste e i suggerimenti dei nostri concittadini”. Il progetto prevede l’ampliamento delle piste ciclabili dagli attuali 13,8 chilometri circa a 19,3 chilometri in 5 anni, con un incremento totale del 40% . L'obiettivo è di completare i percorsi attualmente esistenti attraverso allacciamenti e prolungamenti, in modo tale da creare un unico circuito continuo e non frammentario che colleghi Naviglio, stazione ferroviaria, prima periferia e centro storico, e sia percorribile in piena sicurezza. La rete così studiata sarà articolata su alcuni punti focali che offriranno, oltre alle rastrelliere per il parcheggio, anche panchine, wi-fi, tettoie, ricarica batterie per bici elettriche, perché possano diventare punti di vera e propria socialità e non solo di transito. “Abbiamo analizzato e studiato attentamente come individuare dei percorsi protetti, utili e complementari in grado di collegare diverse funzioni: chiese, spazi pubblici, scuole, parchi pubblici, edifici storici ed amministrativi. La logica è di mettere in rete i punti di incontro delle diverse generazioni che usano la bicicletta, così che giovani, famiglie, pensionati ed appassionati si possano ritrovare, chiacchierare, condividere passioni e fatiche – ha dichiarato l’ingegner Marco Cagelli, che ha sviluppato il progetto tecnico – Lo scopo del progetto non è quello di colorare o inaugurare qualche tratto, ma è di modificare la percezione e l'uso di questi spazi per una ritrovata socializzazione intergenerazionale”. Infine, il costo stimato dell’operazione è di 900 mila euro, in considerazione del fatto che molti interventi prevedono il collegamento fra piste esistenti o la suddivisione della sede stradale in percorsi protetti. Per il reperimento dei fondi 'Progetto Magenta' si impegna a sfruttare bandi regionali e progetti di finanziamento europei per la promozione della mobilità sostenibile, in linea con un approccio che guarda oltre i confini territoriali per andare alla ricerca di tutte le opportunità che si possono cogliere.

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