Milano / Malpensa
"Vai Matteo": scatta il sogno olimpico
Il grande giorno è arrivato! Tutti pronti, allora, (bandiere dell’Italia in mano e televisioni accese) a fare il tifo e soprattutto a incitarlo e a gridare più forte che si può, perché tra poche ore finalmente ci siamo. Tocca a lui; tocca al ‘nostro’ Matteo Rivolta. E’ il momento di entrare in acqua, insomma, di vivere l’ennesimo sogno chiamato Olimpiadi e di provare a centrare quella medaglia che è uno dei traguardi massimi per qualsiasi atleta. Solo e soltanto il Brasile e Rio; solo e soltanto l’Olympic Aquatics Stadium (lo attendono le batterie dei 100 metri farfalla, in programma poco dopo le 19 ora italiana di oggi, giovedì 11 agosto) e solo e soltanto la forza, la determinazione, la grinta e la passione di un ragazzo che partito da Arconate ha come obiettivo primo appunto cercare di regalare una gioia immensa alla nostra Nazione e al territorio intero (quel Castanese che gli starà accanto come fosse là, ai bordi o sugli spalti della piscina). E saranno in tanti, tantissimi (state certi; anzi molti e molti di più) che non si perderanno questo appuntamento; ma ci saranno soprattutto i suoi genitori, mamma Emilia e papà Gianni, che dall’altro giorno sono in Sud America. Il cuore che batte forte, l’emozione che cresce ora dopo ora, le parole al telefono di chi sa che, anche se alla fine non dovesse andare come si spera, comunque il loro Matteo avrà fatto lo stesso qualcosa di davvero unico, straordinario, eccezionale (in fondo, diversamente non potrebbe essere; non è da tutti, infatti, partecipare ad un Olimpiade, anzi a due, perché Rivolta è alla sua seconda volta dopo Londra 2012). “Non neghiamo che ci sono attesa e quella giusta tensione – dice mamma Emilia – Stanotte ho fatto fatica a dormire, molto probabilmente sono più emozionata io di mio figlio. Con mio marito siamo arrivati in Brasile martedì, i due giorni appena trascorsi li abbiamo vissuti da turisti, mentre adesso, a poche ore dall’inizio delle gare (erano le 9.30 brasiliane, le 14.30 italiane, quando abbiamo contattato telefonicamente i genitori dell’arconatese), stiamo entrando a pieno nel clima sportivo”. Emilia e Gianni hanno incontrato Matteo al villaggio olimpico, ci hanno scambiato quattro chiacchiere e poi l’hanno lasciato, pronti a gridare forte il suo nome appunto quest’oggi quando entrerà in piscina. “L’abbiamo visto tranquillo e concentrato – continuano mamma e papà – Non lo diciamo perché siamo i genitori, ma Teo è davvero un grande. Al di là di come andrà la competizione vera e propria, ci sta regalando soddisfazioni enormi ed eccezionali. Quattro anni fa eravamo a Londra, adesso a Rio… un sogno che continua”.
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