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lunedì 25 novembre 2024 | ore 14:24

Giorgia è a casa. 10.600 km per Flaz

Da Castano a Capo Nord e ritorno in moto per ricordare il compagno Flavio Carnieletto, scomparso in un tragico incidente stradale. Giorgia Rambaldi è tornata a casa ieri.
Castano Primo - Giorgia all'arrivo a Castano (Foto Eliuz Photography)

Gli amici, i familiari e diversi castanesi lì, tutti assieme. Negli occhi e sui volti l’emozione e la gioia mista all’attesa, perché finalmente stanno per riabbracciarla e perché in modo particolare ognuno di loro sa che cosa ha significato per lei questa esperienza. Un viaggio che nasce dal cuore e dall’amore, un sogno che è diventato realtà , ma soprattutto il ricordo, più che mai vivo dentro di sé, del suo compagno scomparso tragicamente l’anno scorso in un terribile incidente stradale. Eccola, allora, che è arrivata in piazza Mazzini a Castano poco dopo le 19, in sella all’Africa Twin (la moto che lei e Flavio Carnieletto, il suo fidanzato appunto, il Flaz come lo conoscevano tutti, avevano comprato insieme e che li univa). Giorgia ce l’ha fatta: dalla città del Castanese fino a Capo Nord e ritorno, 10 mila 600 chilometri da sola attraverso più e più Nazioni e grandi o piccole città; dall’Italia alla Svizzera, passando per l’Austria, la Germania, la Repubblica Ceca, la Polonia, la Lettonia, la Lituania, l’Estonia, la Finlandia, la Svezia, la Danimarca, la Francia e il lichtenstein, per portare proprio a Nordkapp il suo Flavio, là dove avrebbero voluto andarci assieme. “Ancora non riesco a crederci. Ce l’ho fatta, dovevo farcela per Flavio e per il FlazTeam (l’associazione sportiva dilettantistica motoristica nata proprio in ricordo del Flaz e di cui sono presidente) – racconta la stessa Giorgia Rambaldi – Era un desiderio, il nostro desiderio e quando a settembre del 2015 è volato in cielo mi sono detta che avrei voluto fare qualcosa appunto per tenere vivo più che mai il legame che c’era tra di noi”. L’idea è stata, dunque, questo viaggio, direzione Nordkapp, in solitaria e con la ‘due ruote’ che avevano acquistato insieme. “Sono stati 23 giorni unici, speciali e particolari – continua la 38enne di Castano – I ricordi sono tantissimi: i luoghi e i paesaggi attraversati e poi le numerose persone incontrate sul percorso. Non nego che ci sono stati anche momenti di malinconia e di tristezza, i pensieri che mi giravano per la testa, i ricordi che riaffioravano nella mente. Ad esempio prima di arrivare a Capo Nord ho avuto una mattinata con le lacrime agli occhi, ma sapevo che comunque Flavio era come se fosse lì accanto a me, guidandomi passo dopo passo. C’è stata, infine, gioia unita alla commozione quando, raggiunta la meta, ho preso il poster che gli amici avevano preparato per il giorno del suo funerale e mi sono scattata una foto. Era uno degli obiettivi di questa esperienza”. 10 mila 600 chilometri in sella, dicevamo; 10 mila 600 chilometri lei e la moto. “In media erano all’incirca 650 – 700 chilometri a tratta – conclude Giorgia – E durante la notte o mi fermavo in qualche campeggio, dormendo in tenda, oppure in qualche ostello. Oggi voglio ringraziare le persone che da casa mi sono state vicine e mi hanno fatto sentire il loro affetto. Ma il grazie più grande è per Flavio: mi manca immensamente, però so che ogni giorno, ogni istante è lo stesso al mio fianco”. (FOTO ELIUZ PHOTOGRAPHY)

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